Siracusa. Renzo Formosa, il Comune procede con la Commissione Disciplinare
A fari spenti, continua la reazione a catena prodotta dalla trasmissione del servizio de Le Iene sull’incidente stradale costato la vita di Renzo Formosa. Mentre anche la Procura di Siracusa ha acquisito la relazione sui rilievi eseguiti sul posto dalla Municipale e richiesta dal sindaco Francesco Italia all’indomani del clamore suscitato dalla ricostruzione del programma tv, il Comune di Siracusa ha deciso di procedere con la commissione disciplinare.
Secondo indiscrezioni, sarebbero due le contestazioni mosse agli agenti di Polizia Municipale intervenuti sul luogo dell’incidente: il mancato ritiro immediato della patente e il mancato ricorso ai test sui livelli alcolemici e sui metaboliti. Si tratterebbe, secondo quanto emerso, di procedure standard applicate correttamente decine e decine di volte dalla Municipale siracusana anche prima e dopo quell’incidente ma non in quella occasione. Alla guida della vettura che causò il drammatico scontro c’era il figlio di un agente della Municipale. Dato che ha contribuito, anche nel corso del servizio di Italia 1, a sollevare più di un dubbio sulla gestione di alcuni aspetti della vicenda.
La commissione disciplinare, dopo aver comunicato ai diretti interessati le contestazioni del caso, concede loro 20 giorni di tempo per la presentazione di controdeduzioni difensive. Sarebbero due o tre gli agenti per i quali si è messa in moto la commissione. Viene quindi fissato un giorno per l’eventuale incontro, durante il quale dibattere la questione. Gli agenti convocati possono farsi assistere, se necessario, da un avvocato o da un rappresentante sindacale. Dopo questo ulteriore passaggio, la commissione istituisce il vero e proprio procedimento disciplinare che può concludersi con sanzioni che vanno dalla sospensione a tempo dal servizio fino, in casi estremi, al licenziamento.