Siracusa. Resort di Ognina, comitato spontaneo di residenti: "Si, però…"
Trecentocinquanta firme raccolte per dare “peso” alle richieste dei residenti o degli amatori della ex contrada Chiusa Cisterna (nota come “pane e biscotti”), ad Ognina. Riuniti in comitato spontaneo, intervengono sulla vicenda del progetto di resort con campo da golf da costruire proprio nella contrada balneare. Senza esprimere un deciso “si” o un secco “no”, chiedono però il rispetto – eventualmente – di precisi dettami. Come la salvaguardia del paesaggio e del panorama costruendo ville che non superino il piano di altezza e comunque a 300 metri dal mare. Anche le piantumazioni devono essere tali da non pregiudicare la vista, chiedono i residenti del comitato spontaneo.
Chiesta anche la realizzazione di una passeggiata pedociclabile, illuminata e pubblica, contigua alla costa fino al porto di Ognina. Realizzazione in realtà prevista a titolo di opera di urbanizzazione come anticipato da SiracusaOggi.it nei giorni scorsi.
Con i maggiori introiti derivanti dalle tasse locali sulle nuove residenze, il comitato chiede poi a Comune e Libero Consorzio di potenziare i servizi ancora non attuati o incompleti nella zona: illuminazione stradale, servizio idrico e raccolta acque reflue, manutenzione stradale.
Nella lettera inviata al sindaco di Siracusa, alla soprintendente e ai responsabili della società che vorrebbe costruire il resort i residenti di Ognina riuniti in comitato spontaneo chiedono anche di essere invitati – “con diritto di parola” – a tutti gli incontri ufficiali in cui si discute del progetto.
Lasciando poi il tono pacato che caratterizza la nota corredata da 350 firme, il comitato spontaneo anticipa la possibilità di azioni giudiziarie singole o in class action per “difendere in tutte le possibili sedi l’eventuale lesione di diritti soggettivi o di interessi legittimi o diffusi”.