Siracusa. Resort di Ognina, spaccatura tra gli ambientalisti. I Verdi: "non si può dire no a tutto"
Il coordinatore cittadino dei Verdi, Peppe Patti, si dissocia dalla battaglia in corso sul progetto di costruzione di un resort ad Ognina. “Le preesistenze archeologiche e la biodiversità di Ognina non sono tali da dover essere posti sotto una tutela estrema. Penso che il rispetto del vincolo di inedificabilità assoluta dei 300 metri dalla linea di costa, imposto dal Piano Paesaggistico, sia più che sufficiente a garantire la tutela del paesaggio. Invito i miei amici di tante battaglie ad analizzare con cura il progetto”, scrive in una lettera aperta che potrebbe scombinare le carte del partito del “no”.
“Sono contro la cementificazione del territorio e contro il deturpamento delle coste ma è necessario analizzare e valutare con attenzione qualsiasi iniziativa imprenditoriale che abbia delle ricadute economiche sul territorio”, spiega ancora Patti.
Anche perchè “il caso del resort ad Ognina sta assumendo i contorni di una faida politica che ha come unico bersaglio il sindaco della città, prima ancora della tutela del territorio”, l’accusa destinata a fare rumore tra gli ambientalisti.
Tra le cose da valutare “con attenzione”: gli oltre 20 milioni di euro per gli oneri di urbanizzazione, il rispetto di tutti i vincoli di inedificabilità, la fruizione del mare garantita, la valorizzazione di un territorio con impatto edilizio notevolmente inferiore rispetto a quello consentito. Una lista stilata dallo stesso Patti.
“Ci sono parti del nostro territorio per le quali, in passato, è valsa la pena di combattere battaglie senza se e senza ma”, non nel caso di Ognina, lascia intendere il responsabile dei Verdi siracusani. , dove la tutela del paesaggio andava a braccetto con la tutela della biodiversità, dove i vincoli e il rispetto delle leggi imponevano un secco no a qualsiasi intervento antropico.
“Non si può svilire il ruolo di tutela dell’ambiente dichiarandosi sempre contrari alle iniziative imprenditoriali soprattutto quando si è in presenza di reali diritti acquisiti”, la conclusione di Peppe Patti.
Intanto il 23 settembre il Tar si pronuncerà sul resort e il vincolo del piano Paesaggistico.