Siracusa. Riesame Aia Lukoil/Isab,si del Comune: “Più attenzione per l’ambiente”
“Un buon lavoro, che va nella direzione della prevenzione e della riduzione integrata dell’inquinamento quello svolt09o dal Ministero, con Ispra e i rappresentanti della Regione e del Libero Consorzio”.
L’assessore comunale all’Ambiente , Giuseppe Raimondo esplicita in questo modo la posizione dell’amministrazione comunale di Siracusa sul riesame dell’Aia, autorizzazione integrata ambientale, della Lukoil per l’impianto IGCC di Priolo.
“Nella Conferenza dei servizi del 20 gennaio scorso -ricorda Raimondo- sono stati acquisiti i pareri degli Enti che hanno lavorato per più di un anno in totale sinergia avendo come principale obiettivo quello di ridurre gli impatti ambientali attraverso la verifica di report, dati e informazioni che lo stesso gestore ha peraltro fornito. Il Ministero e Ispra, dal canto loro, hanno costantemente aggiornato le Amministrazioni inviando tutta la documentazione necessaria affinché ogni proposta potesse essere valutata e discussa entro tempistiche non inferiori a 30 giorni. L’ultima, inviata il 20 aprile prevedeva di raccogliere le osservazioni della Regione, del Libero Consorzio dei Comuni e dei Comuni interessati”.
Strumentali, a suo dire, le polemiche e le posizioni assunte anche da alcuni sindacati.
“Il territorio siracusano -prosegue l’assessore all’Ambiente- deve essere fiero del risultato ottenuto. Dopo anti anni, anche a Roma si sono accorti che la contiguità degli impianti e l’assenza di un Piano di qualità dell’aria regionale non permettono maglie troppo larghe come in passato”.
L’Assessore si dice pienamente disponibile a entrare negli aspetti tecnici, ma nel frattempo si limita a sottolineare come “Il Valore Limite Emissioni (VLE) prescritto per NOX (ossido di azoto) sia del tutto coerente con i dati di monitoraggio forniti dal Gestore il quale è tenuto ad una corretta manutenzione e gestione dei presidi ambientali”. Anche per quanto riguarda il Vle per gli SO2 (anidride solforosa) e per CO (Ossido di carbonio) le prescrizioni sono coerenti con i dati di monitoraggio mentre sulle polveri la prescrizione è stata riformulata in 25 mg/Nm3 come media giornaliera e 20 mg/Nm3 come media annuale.
“Le strumentalizzazioni di alcuni sindacati e politici – conclude Raimondo – mortificano ulteriormente il territorio e la sua popolazione e per questo vorrei, per quanto possibile, smascherare le prescrizioni che comprometterebbero l’esercizio dell’impianto. Aggiungo inoltre che Isab IGCC ha giovato dei contributi CIP 6 interamente incassati dalla vecchia proprietà. La redditività dell’impianto era strettamente legata a questo tipo di finanziamento cosa che oggi penalizza la nuova proprietà e limita le prospettive future. Dare la colpa di una potenziale crisi alle prescrizioni ambientali è un tipico atteggiamento di chi vuol celare ben altri fallimenti”.