Siracusa. Rifiuti, quanto ci costa il servizio? I numeri in un dossier di Acquaviva
Un servizio che migliora in termini di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma che è ancora carente quanto a spazzamento e lavaggio delle strade. Aumenta, però, la morosità. A dirlo sono i numeri contenuti in un dossier redatto dal consigliere comunale, Alessandro Acquaviva. “E’ necessario conoscere e rendere pubblica l’attività di controllo e gestione svolta nel 2013- premette il consigliere di maggioranza- anche alla luce del nuovo bando di gara, che prevede, ad esempio, il 60 per cento di raccolta differenziata, a beneficio dell’ambiente e delle tasche dei contribuenti”. Gli incassi derivanti dalla tassa sui rifiuti, secondo i dati raccolti da Acquaviva, è stato di quasi 30 milioni di euro, “di cui 15 milioni da Tarsu, 1 milione 295 mila euro da recupero evasione Tarsu e 13 milioni relativi all’acconto Tares, , a cui bisogna sommare- spiega l’esponente di maggioranza- ulteriori 7 milioni per il saldo Tares del 2014”. Aumenta la morosità. “Il recupero crediti Tares si attesta a circa 10 milioni di euro- prosegue il consigliere- e si aggiunge alla morosità pregressa della Tarsu di circa 23 milioni di euro”. Credito che Acquaviva definisce “fisiologico, recuperabile nel tempo e che non deve essere addossato, negli anni successivi, a chi paga regolarmente”. Passando alle spese correnti, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, si parla di 29 milioni 125 mila euro. “Costi- puntualizza- dovuti in gran parte alle prestazioni dell’Igm (21 milioni e mezzo) e ai costi di conferimenti in discarica (per 5 milioni e mezzo). I restanti 2 milioni sono, invece, costi amministrativi.
A queste considerazioni, Acquaviva ne aggiunge altre, legate alle possibilità di risparmio. “Per ridurre la tariffa nel 2014 occorre limitare i costi della discarica- dice- e questo lo si può fare attraverso la differenziazione della raccolta e agendo sulle penalità , nonché intensificando l’attività repressiva nei confronti della ditta e dei cittadini trasgressori”. Il consigliere ritiene che si possa potenziare il lavoro della polizia ambientale, che ha notificato all’Igm sanzioni per 890 mila euro per inadempienze contrattuale. “Un importo significativo- prosegue Acquaviva- ma che può crescere”. La proposta è quella di destinare al nucleo di polizia ambientale i 30 agenti ausiliari in forza al controllo della sosta, “per fronteggiare l’emergenza più importante del territorio, che è quella, appunto, ambientale. Un’operazione a costo zero, che valorizzerebbe il ruolo degli ausiliari. Si potrebbe, inoltre, rilanciare la collaborazione con la polizia provinciale, che vanta una riconosciuta esperienza e professionalità nella caccia ai trasportatori abusivi di rifiuti speciali”.