Siracusa. Ripulire il mare da plastica e reti abbandonate, progetto dell’Amp Plemmirio
Ripulire il mare dalla plastica, dai rifiuti, dalle reti da pesca abbandonate e sensibilizzare i più giovani alla salvaguardia del delicato ecosistema marino sempre più messo alla prova dall’uomo.
Sono gli obiettivi principali di “Let’s free the sea”, un articolato progetto che vuole coinvolgere l’intera area mediterranea. L’Amp Plemmirio di Siracusa è “pilota” insieme all’oasi marina di Milazzo. Negli uffici del consorzio siracusano si è svolta la prima riunione della task force creata per l’occasione.
Con la presidente dell’Area Marina Protetta Plemmirio, Patrizia Maiorca, c’erano Valentina Agnesi presidente del Rotary eClub 2050 e ideatrice dell’iniziativa, Giuseppe Brunetti Baldi, presidente del Rotary Club Siracusa Ortigia, Sabina Airoldi, membro del Consiglio Direttivo di Tethys (organismo che si occupa dello studio e della conservazione dell’ambiente marino). Presente all’incontro anche la Capitaneria di Porto di Siracusa, che avrà il delicato ruolo di recuperare le reti da pesca che giacciono nei fondali attraverso il proprio nucleo sommozzatori, e i divers che collaboreranno alle operazioni insieme al personale specializzato dell’Area Marina Protetta Plemmirio.
In calendario anche iniziative per sensibilizzare gli studenti, attraverso incontri mirati con le scuole siracusane. “I rifiuti – afferma la presidente dell’oasi marina siracusana, Patrizia Maiorca – sono un rischio per la biodiversità marina e le Aree Marine Protette svolgono un ruolo fondamentale essendo uno strumento essenziale per il recupero, la protezione e l’aumento della biodiversità, produttività e resilienza degli oceani”.