Siracusa. Riqualificazione di via Piave, c’è un problema. Corsa alla soluzione, senza variante

 Siracusa. Riqualificazione di via Piave, c’è un problema. Corsa alla soluzione, senza variante

Misure che non tornano, la preoccupazione di dover far ricorso ad una variante ed a costi maggiorati, il timore di uno stop prolungato ai lavori. Nel cantiere di via Piave, a Siracusa, l’atmosfera si è fatta elettrica nei giorni scorsi. Durante le operazioni in corso, sarebbe emersa la non rispondenza tra alcune misure da progetto e lo stato di fatto della strada della Borgata, interessata da una poderosa opera di riqualificazione.
Il risultato, nell’immediato, è stato il fermo delle operazioni di cantiere, con i tecnici comunali chiamati a verificare ed a studiare le possibili soluzioni.
Il problema, secondo quanto appreso da SiracusaOggi.it, sarebbe da collegare al deflusso delle acque meteoriche, con servizi sotto la rinnovata sede stradale. Non è un mistero che la Borgata sia purtroppo soggetta ad allagamenti, durante le piogge. L’aspetto non sarebbe stato approfonditamente esaminato, motivo per cui ci penseranno adesso gli uffici di Palazzo Vermexio secondo uno schema tecnico che non dovrebbe comportare nè la necessità di una perizia di variante, nè un aumento di costi. Per risolvere la problematica, potrebbero essere sufficienti anche una decina di giorni. Molto meno rispetto ai timori delle ore scorse, quando il fantasma della possibile necessità di una variante aveva iniziato ad agitare i sonni di uffici e giunta.
La progettazione della riqualificazione di via Piave è stata affidata ad un professionista esterno al Comune di Siracusa e poi validata dal competente settore di Palazzo Vermexio. I lavori erano iniziati il 18 ottobre, finanziati dal Bando periferie. Allo stesso programma appartengono anche i progetti già avviati su piazza Euripide e all’ingresso dello sbarcadero Santa Lucia e quello nell’area della vie Tisia e Pitia per la creazione di un centro commerciale naturale.
E’ l’impresa “Aveni srl” di Barcellona Pozzo di Gotto ad eseguire le opere previste; l’importo a base d’asta era di 713 mila euro ai quali vanno aggiunti oneri accessori e altre spese tecniche collegate alla realizzazione del progetto. L’intervento è stato pensato per conservare la vocazione commerciale della più importate e frequentata arteria della Borgata, coniugando le esigenze del traffico veicolare con quelle delle persone che si recano in via Piave per fare acquisti, con particolare attenzione alle persone con disabilità, anziani e bambini. Dunque, marciapiedi più ampi, posti auto a raso e attraversamenti in sicurezza, oltre a soluzioni per contenere l’andatura dei mezzi secondo l’idea della cosiddette “zone 30” e nel rispetto del codice della strada.
Per quel che concerne l’arredo urbano, lungo i marciapiedi, interamente realizzati in pietra lavica, saranno collocate delle sedute in calcestruzzo rivestito e saranno piantati alberi di essenze autoctone: la scelta sarà tra mirto, alloro o limone. L’illuminazione pubblica sarà interamente rinnovata secondo criteri di risparmio energetico e di limitazione dell’inquinamento luminoso, con le rete di alimentazione posizionata sottotraccia così da evitare cavi volanti.

 

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