Siracusa Risorse, tensione alle stelle: stipendi, nuovo contratto e la "fuga" degli ad. Chi rema contro?
Resta altissima la tensione tra i lavoratori di Siracusa Risorse. Dopo la nuova e temporanea “occupazione” pacifica della sala degli stemmi, nel palazzo della ex Provincia Regionale, torna una certa fibrillazione. Anche per l’atteggiamento responsabile dei sindacati e grazie al discreto intervento della Digos fino ad ora si è evitato che la disperazione potesse tradursi in altro. Ma in un gioco in cui sembra che qualcuno, non meglio individuato, voglia tirare la corda fino allo strappo c’è bisogno di responsabilità. Adesso. Il tempo, anche per la partecipata della ex Provincia, è quasi scaduto.
Il tema non è più e non solo il contratto di servizio ma la stessa sopravvivenza di Siracusa Risorse. Diventata, lamentano i sindacati, un peso da eliminare per qualcuno all’interno dell’ente di via Roma. Lunedì verrà nominato il nuovo ad, dopo le dimissioni a sorpresa di Romano (nominato a marzo, ndr) all’indomani del raggiunto accordo con il commissario della ex Provincia, Floreno. Cosa che ha fatto saltare la firma dell’intesa e il pagamento delle prime quattro mensilità dell’anno ai dipendenti. In 87 attendono di capire cosa ne sarà di loro. La paura è che prima di luglio, settimo mese dell’anno, non si sbroglierà questa intricatissima matassa di cui nessuno sembra più interessarsi a livello politico.
La ex Provincia sarebbe in condizioni di pagare in acconto la fattura gennaio-aprile. Le risorse sono arrivate a marzo. Ma ancora l’escamatoge possibile non è stato messo in atto. Cosa che ha sorpreso i sindacati, tra questi la Filcams Cgil, convinti che in ex Provincia si stia giocando un gioco pericoloso sulla pelle di 87 lavoratori. Il tempo scorre e la tensione sale. E’ tempo di responsabilità e non più di strategia dietro le scrivanie. Bianco o nero, qualcuno parli chiaro ai lavoratori di Siracusa Risorse.