Siracusa. Ritorna la tassa di soggiorno, albergatori delusi: "enorme regalo ad altre destinazioni"
Sulla tassa di soggiorno rischia di rompersi l’alleanza tra l’associazione Noi Albergatori e l’amministrazione comunale di Siracusa. Aver reintrodotto quel tributo poco dopo averne annunciato la sospensione per tutto il 2020 ha indispettito non poco gli operatori del settore. E’ bene ricordare che si tratta di un tributo pagato dai turisti che pernottano nelle strutture ricettive della città e versato da queste a Palazzo Vermexio.
“Il Comune viene meno alle promesse e cambia le regole del gioco, compiendo due atti, in meno di due mesi, che si annullano tra loro e arrecando notevole danno al settore turistico cittadino, già fortemente provato dal crollo dei flussi dovuto all’emergenza Covid-19″, commenta il presidente dell’associazione, Giuseppe Rosano con riferimento alle due delibere del commissario straordinario: la prima che sospende la tassa, la seconda che invece la reintroduce.
“Il 29 giugno 2020, nel momento in cui il mondo imprenditoriale cerca con enormi sforzi, di ripartire dopo aver subito ingenti danni dalla pandemia da Covid-19, abbiamo appreso con grande stupore e disappunto, tramite una mail inviata dal Comune di Siracusa alle strutture ricettive, che l’ente ha ripristinato l’applicazione dell’imposta di soggiorno. Disponendo, inoltre, che il versamento dell’imposta riscossa dalle strutture ricettive nel 1° trimestre 2020 debba avvenire entro il 16 luglio 2020. In pratica la city tax è stata sospesa dal 4 maggio al 16 giugno, quando a Siracusa non c’era alcun turista!”, sbotta Rosano.
“Adesso gli alberghi che hanno tanto promosso verso tour operator, agenzie viaggi e clienti la sospensione della city tax, si trovano nelle condizioni di dover comunicare il contrario, con un danno d’immagine non indifferente a meno che non si decide di pagarla di tasca propria, aggravando così una situazione finanziaria ed economica già difficile. Il rischio è di fare un grosso regalo alla concorrenza rappresentata dalle destinazioni turistiche che, grazie alle deliberazioni dei propri Comuni, non applicando l’imposta di soggiorno avranno maggiore attrattiva verso i turisti. Per quanto accaduto, Noi albergatori Siracusa esprime grande disappunto e somma delusione nei confronti dell’amministrazione comunale di Siracusa che ha agito senza nemmeno interpellare l’associazione che, al contrario, ha sempre creduto in un sano e virtuoso dialogo”.
E’ rottura dopo decine di iniziative di comune accordo? Non proprio. Il disappunto non dura per tutta la nota inviata alle redazioni.”Nonostante tutto, Noi Albergatori mantiene il proprio ruolo di interlocutore con la pubblica amministrazione, rendendosi sempre disponibile a ogni confronto e collaborazione”.