Siracusa. Riunione sul futuro delle scuole convocata senza i presidi, in 9 contro il Comune: "spiacevole"
I presidi di nove istituti comprensivi di Siracusa sul piede di guerra. Non sono stati invitati all’incontro convocato dal sindaco sul delicato tema della razionalizzazione delle sedi e dei plessi scolastici cittadini. Venuti a sapere della riunione, si sono comunque presentati per sedere al tavolo in quanto attori del mondo scuola. Ma hanno sbattuto contro una porta chiusa.
“Siamo rammaricati per la mancata convocazione ma soprattutto per non essere stati ammessi al tavolo della discussione. Non possiamo che stigmatizzare quanto accaduto”, scrivono i nove dirigenti in una nota congiunta inviata anche al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo.
Ribadita la necessità di evitare decisioni di pochi con ricadute sul futuro di tanti, in primo luogo i bambini che frequentano le scuole. Ma a far saltare i presidi dalle sedie anche le modalità quasi carbonare dell’incontro: “ne siamo venuti casualmente a conoscenza. Perchè non aperto a tutti gli attori della scuola?”.
Sul punto rimangono distanti le posizioni del mondo scuola siracusano (inclusi i genitori riuniti in comitato, ndr) e quelle della politica.
A firmare la lettera di censura nei confronti del Comune sono i presidi dei comprensivi Brancati, Costanzo, Paolo Orsi, Chindemi, Falcone e Borsellino, Wojtila, Vittorini e Santa Lucia. Praticamente le scuole principali del capoluogo.