Siracusa. Roghi notturni nelle contrade marine: "Il fuoco minaccia le case"
Roghi, anche notturni, all’Arenella e nelle contrade marine. Fumo denso, il fastidio che ne deriva, la protesta dei residenti, i rischi concreti. Non è un problema nuovo quello degli incendi nelle contrade marine, dagli inizi dell’estate e fino al termine della stagione. Ci sono i roghi che probabilmente vengono accesi nelle serre una volta non più utilizzato il materiale plastico, con il pericoli connessi. Una battaglia che in realtà non è ancora stata vinta, nonostante anni di tentativi e denunce. Ma accanto a questo c’è un problema di educazione civica che si manifesta in queste serate in tutta la sua evidenza. Molti roghi, infatti, sarebbero accese dai proprietari di villette, magari dopo avere sistemato il proprio giardino. Le potature e poi il fuoco, per eliminarle. Qualcuno lo fa in minima quantità, altri, invece, con terreni più ampi, arrivano a perdere anche il controllo della situazione. E’ successo ieri, quando in via Isole Bali il proprietario di un enorme appezzamento aveva accatastato legno e altro materiale, perfino plastico, per bruciarlo. Il fuoco ha preso il sopravvento. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco, allertati proprio dai residenti. Motivo di rammarico per il Comitato Pro Arenella, rappresentato da Sandro Caia. “In molti si sentono autorizzati a questo tipo di intollerabile comportamento- spiega- mettendo a repentaglio la sicurezza propria e di tutti noi”. Per gli sfalci, tra l’altro, in queste settimane, il compattatore della Tekra si è rivelato un valido supporto, itinerante, particolarmente apprezzato da chi si attiene alle regole del buon senso e alla legge. Segnalazioni di roghi notturni arrivano da diverse aree del territorio, non solo dalle zone balneari ma, ad esempio, da Tremmilia.