Siracusa. Sabotato nella notte il manifesto contro l'aborto, il messaggio diventa: "Il corpo è mio"
Sabotato durante la notte da ignoti attivisti il manifesto di ProVita e Famiglia contro l’aborto, ritenuto da un folto gruppo di associazioni discriminatorio. Qualcuno, com’è accaduto anche in altre città italiane, ha coperto parte del testo, lasciando scoperte soltanto le parole che compongono la frase “il corpo è mio”. Originariamente, invece, il 6×3 di viale Santa Panagia mostrava il volto sorridente di una giovane donna che regge un cartello con su scritto “Il corpo di mio figlio non è il mio, sopprimerlo non è la mia scelta”. Una scelta che le associazioni hanno contestato aspramente,ricordando, in un comunicato congiunto, un vecchio slogan messo in campo durante le lotte delle femministe per raggiungere la piena autodeterminazione delle donne: “il corpo è mio e decido io!” . Le associazioni hanno giudicato “discutibili le campagne di disinformazione ad opera di pseudo associazioni antiabortiste, che ha tapezzato l’Italia di cartelloni irrispettosi nei confronti delle donne e della loro dignità. Un’onda di pseudo moralizzazione che ha toccato ieri anche la città di Siracusa”. All’amministrazione comunale il gruppo di associazioni ha chiesto l’immediata rimozione di quei manifesti. Ma qualcuno, nella notte, ha pensato di far prima.