Siracusa. Sanità, sit-in davanti all'ospedale: "Turni massacranti e niente turn over"
Rinnovo del contratto, sicurezza e assunzioni nei servizi pubblici. Sono le rivendicazioni dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp , Uil Fpl e Uil Pa di Siracusa. Per domani, le organizzazioni di categoria hanno organizzato una giornata di mobilitazione a sostegno del comparto sanità. Sit-in dalle 9,30 alle 11,30 davanti all’ospedale Umberto I del capoluogo. Le segreterie dei sindacati aderiscono così alla protesta organizzata dalle sigle sindacali nazionali. “La vertenza riguarda il delicato momento che i lavoratori del comparto sanità stanno vivendo a causa delle croniche ed elevate carenze di personale ed abnormi carichi di lavoro-spiegano i sindacati in una nota unitaria- con turni massacranti ed elevati disagi lavorativi connesse anche all’incremento stratosferico della domanda di salute dei cittadini in conseguenza dell’accelerazione dei contagi da Covid-19. Le organizzazioni sindacali hanno approvato un programma di richieste che prevede: l’assunzione pronta e stabile degli operatori sanitari per dare risposte immediate ed in sicurezza alle esigenze sanitarie della popolazione per contrastare la pandemia, curare la cronicità, le acuzie ed offrire servizi ambulatoriali, riabilitativi per la prevenzione e per l’assistenza alla lungodegenza; la stabilizzazione degli operatori precari; la garanzia di elevati livelli di protezione per garantire la sicurezza dei lavoratori; potenziamento la medicina territoriale per garantire prevenzione e cura delle cronicità.
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno sottolineato che al disagio del comparto sanità si associa quello vissuto da tutti i lavoratori dei servizi pubblici chiamati, per la peculiarità del lavoro, a dare assistenza, cura, servizi, informazioni, prestazioni e tutele a tutti i cittadini.
“I comparti delle Autonomie locali, delle Funzioni centrali, del Terzo settore – hanno sottolineato i segretari provinciali della Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Siracusa e Uil Fpl Siracusa-Ragusa, rispettivamente Franco Nardi, Daniele Passanisi, Alda Altamore e Paolo Scimitto – rivendicano a loro volta la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro nonché assunzioni e rinnovi dei contratti.
Il blocco del turn over ed i recenti pensionamenti ordinari e per Quota 100 hanno svuotato gli uffici ed i contratti vanno prontamente rinnovati, unitamente alla rivisitazione degli ordinamenti professionali, per adattare questi ultimi alle mutate esigenze organizzative della amministrazioni e per garantire percorsi di crescita professionale e rimane grave che, per tutto ciò, non siano state previste le risorse finanziarie necessarie. Inoltre, non è pensabile che l’istituto del lavoro agile continui ad essere disciplinato da leggi e non dalla contrattazione. Esso deve essere regolamentato e reso esigibile a tutti i lavoratori, con diritto alla disconnessione, al buono pasto, all’indennizzo delle spese sostenute, con disponibilità di device per i lavoratori operanti in remoto”.