Siracusa. "Sapere sempre da che parte stare", le parole di Piovani al Teatro Greco: dedica a Morricone
“L’isola di Delo, della Luce, che prima ancora si chiamava Ortigia. Parliamo di questo, narriamo però anche del buio, del conflitto tra luce e tenebre”. Queste le parole del maestri Nicola Piovani, ieri sera, in un Teatro Greco in versione inusuale. “Un conflitto antichissimo- ha ricordato Piovani- eterno, perchè in questo momento noi cantiamo l’isola di Delos ma in Grecia, proprio adesso, c’è anche l’isola del buio, l’isola di Lesbo. E in questo grande conflitto noi dobbiamo sempre sapere da che parte stare: da quella della luce, della vita”. Poi la dedica a Ennio Morricone. “L’Isola della Luce” ha aperto la Stagione Inda . Un parterre ristretto per via delle precauzioni covid. C’erano anche i ministri Provenzano e Azzolina, il presidente della Regione, Nello Musumeci , il leader di Azione, Carlo Calenda (che questa sera presenterà il suo libro a Siracusa), tutti accolti dal sindaco e presidente dell’Inda, Francesco Italia.
“Per Voci Sole”, ieri al debutto, andrà avanti fino al 30 agosto. La prima mondiale della riscrittura della cantata per soli coro e orchestra si è aperta con due momenti speciali perché la Fondazione Inda e la città di Siracusa hanno dedicato Inda 2020 Per voci sole a Calogero Rizzuto, direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro, Silvana Ruggeri, impiegata del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro, e tutte le vittime del Coronavirus.
L’Isola della Luce, che ieri ha fatto registrare il tutto esaurito, segna la ripartenza del teatro e della Fondazione Inda dopo il lungo periodo di lockdown e la decisione di rinviare al 2021 le rappresentazioni classiche. Dalla Sicilia e dal Teatro Greco di Siracusa parte così un messaggio di rinascita e una nuova speranza grazie alla forza dell’arte, della musica e del teatro. Lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione Inda e vede la collaborazione del Conservatorio Bellini di Catania e della Compagnia della Luna. Piovani ha diretto un’orchestra di 20 strumentisti e 12 coristi.
L’opera parte dal mito di Apollo, il dio della luce, e percorre la storia dell’uomo, il concetto di rinascita, di “venire alla luce”, attraverso i testi non solo di Cerami ma anche di Byron, Omero, Seferis, Elytis, Einstein. Un dialogo tra parola recitata, parola cantata e musica. “L’Isola della Luce – sono le parole di Piovani – è una composizione che prova a cantare la bellezza dei grandi interrogativi senza risposta, la loro struggente e fragile seduzione, la fede cosmica sempre in bilico fra il panico dello smarrimento e la serena luminosità del mistero. Eseguiremo L’Isola della Luce nella speranza che passi presto la tempesta e torni a risplendere la Luce nei nostri Teatri affollati di pubblico”.
Questa sera il secondo appuntamento con L’Isola della Luce, con un nuovo tutto esaurito, mentre venerdì 17 luglio, Lunetta Savino interpreterà Da Medea a Medea, da Euripide (traduzione e adattamento di Margherita Rubino) e Antonio Tarantino. L’attrice sarà accompagnata dalle musiche dal vivo di Rita Marcotulli; la cura registica è di Fabrizio Arcuri. Da Medea a Medea sarà il primo degli appuntamenti di Inda 2020 Per voci sole ad essere trasmesso in diretta streaming sul sito della Fondazione Inda.
Le parole di Nicola Piovani nel video della Fondazione Inda.
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