Siracusa. Sbarcadero Santa Lucia: "Mare negato, sopruso intollerabile"
“Mare negato allo Sbarcadero S. Lucia”. Dura la presa di posizione di Lealtà e Condivisione, attraverso il presidente, Ezio Guglielmo. “Da una parte tante persone, molti anziani, che si affollano sul molo o tra i frangiflutti, dall’altra un grande tratto di costa recintato, privatizzato ad uso esclusivo dei clienti di un vicino hotel. In mezzo, a separare le due parti, c’è una rete d’acciaio piazzata quasi sul mare, che recinge pure gli scogli di fronte e impedisce di arrivarci. Storia vecchia, arroganza eterna. Da una parte i cittadini che vedono violati i propri diritti, dall’altra le istituzioni che dovrebbero garantirli”.
Secondo la forza politica di maggioranza al Comune, “se anche le autorizzazioni fossero state rilasciate, tutto a posto non è. Non è a posto il diritto sancito dalla legge di godere liberamente di un bene che appartiene a tutti, come per tanti altri accessi che dovrebbero essere liberi e invece sono impediti. Non è a posto il senso comune di giustizia. Non è a posto il rispetto della stessa Costituzione”.
Guglielmo parla di un “sopruso intollerabile, che si rinnova ogni giorno, ogni mattina che uno dei tanti residenti del quartiere, e non solo, sbatte la faccia contro quella recinzione e si va ad arrampicare tra le pietre perché qualcuno, o qualche carta messa a posto, gli nega un suo diritto”.
Alle “autorità responsabili”, Lealtà e Condivisione chiede “se davvero è tutto a posto, se è così che deve essere, se e quanto ancora si vuole mortificare, in tempi come questi, la fiducia che i cittadini dovrebbero e devono nutrire verso le istituzioni e verso la giustizia”.