“Stop femminicidio”, lo striscione dei tifosi del Siracusa e il like della Questura

“Alle donne dignità e libertà. Stop femminicidio”. È lo striscione apparso in Curva Anna nel corso del primo tempo tra Siracusa-Scafatese, gara valida per la trentesima giornata del girone I di Serie D disputata ieri, domenica 6 aprile. Gli azzurri hanno così voluto rendere omaggio a Sara Campanella, la 22enne di Misilmeri (Pa), ammazzata lunedì scorso a Messina. Per l’omicidio di Sara è stato arrestato Stefano Argentino, studente universitario di Noto, accusato di aver ucciso la 22enne.
“Con questo striscione mostrato nel primo tempo, il campionato del rispetto nei confronti delle donne lo hanno già vinto! Bravi!!!”, ha commentato la Questura di Siracusa sui canali social.
L’Italia in queste giornate ha pianto anche Ilaria Sula. Il cadavere della 22enne di Terni, scomparsa lo scorso 25 marzo da Roma, è stato ritrovato il 2 aprile rinchiuso in una valigia nei pressi del comune di Poli. Per l’omicidio è stato arrestato il suo ex fidanzato Mark Antony Samson che nel corso dell’interrogatorio ha confessato di aver ucciso la 22enne.
Nella giornata di oggi, lunedì 7 aprile, si svolgeranno i funerali di entrambe. Misilmeri, Messina e Terni si fermeranno per l’ultimo saluto a Sara e Ilaria.
“Mi amo troppo per stare con chiunque” è la frase di Sara Campanella che è stata impressa sulle pensiline delle fermate degli autobus di Messina. Ilaria e Sara non si conoscevano, ma sono tragicamente collegate da una triste realtà. Entrambe 22 anni, studentesse universitarie e brutalmente uccise per un rifiuto sentimentale. Un concetto che oggi bisogna ribadire e urlare più che mai: dire no è libertà. Mai più a bocca chiusa.