Siracusa. Scioperano i bancari, venerdì sportelli chiusi
Sportelli bancari chiusi, venerdì mattina, anche in provincia di Siracusa. Confermato lo sciopero indetto da alcune sigle sindacali che protestano contro la decisione dell’associazione delle banche, di cancellare, dalla prossima primavera, il contratto di categoria. Motivo di forti preoccupazioni per i bancari. Per venerdì sono previste alcune manifestazioni di protesta in Italia (Milano, Roma, Ravenna e Palermo). Nel capoluogo siciliano ci saranno anche i lavoratori siracusani per urlare con forza il proprio proprio dissenso verso una scelta di cui chiedono la revoca. Previsto il comizio dei segretari nazionali di Fabi, la federazione autonoma dei bancari italiani, Mauro Bossola e della Uilca, Massimo Masi. Le previsioni parlano di oltre 300 mila lavoratori del settore pronti a incrociare le braccia. A Milano parlerà in piazza anche la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, insieme a Lando Sileoni, segretario generale Fabi. Dalla provincia partiranno i rappresentanti sindacali e i lavoratori aderenti a Fabi, Fiba, Fisac, Uilca e Ugl. Il problema, nel territorio, riguarda circa mille lavoratori del settore. “Lo sciopero del 30 gennaio è stato indetto” – ricorda Gaetano Motta, segretario provinciale FABI- per protestare contro la politica intransigente di chiusura dei banchieri ABI che intendono smantellare tutta l’area contrattuale creando ulteriore precarietà nel settore ed impoverendo sempre più una categoria tutt’altro che privilegiata”. A rischiare di più sarebbero i giovani bancari. Lo fa presente il componente del dipartimento Comunicazione Fabi, Antonio Argento. “Rischiano di avere una notevole inferiorità in termini di salario- spiega- rispetto a colleghi, neanche molto più anziani- e di vivere, in prospettiva, da precari, forme di flessibilità esasperate e crescenti”.