Siracusa. Scuderi sospende lo sciopero della fame, forse un incontro a Bruxelles con Cofferati
In camion, chiedendo passaggi e ricevendo la solidarietà dei lavoratori, della gente comune, Alberto Scuderi ha raggiunto il confine svizzero-italiano. Ieri, ultimo giorno dello sciopero della fame annunciato, è stata una giornata di riflessione per il dipendente dell’ex Provincia che tenta, con la sua protesta eclatante e pacifica, di tenere alta l’attenzione sulla crisi dell’ente, che diventa la crisi delle famiglie dei lavoratori del Libero Consorzio (il destino di 500 famiglie resta incerto) e di “Siracusa Risorse”. Degli stipendi attesi da mesi, ancora nessuna traccia. Nessuna traccia nemmeno degli esponenti politici locali. Scuderi, in queste giornate, ha ricevuto la solidarietà dei cittadini “comuni”, del Movimento dei Forconi, (forse) dell’europarlamentare Ignazio Corrado del Movimento 5 Stelle”. Tutto il resto è silenzio. Il viaggio di Scuderi prosegue, comunque, nonostante la stanchezza e nonostante il “nulla di fatto” che ad oggi registra. Amare le sue considerazioni. “O siamo difronte al paradosso di uno Stato che non paga i suoi dipendenti, pur facendoli lavorare, o, qualcuno si è messo in testa di cambiare la Costituzione italiana modificando l’articolo 1, in:- “L’Italia è una Repubblica fondata sulla spending review”-commenta – Sono un po’ deluso e stanco. Trovo il coraggio dalla gente comune, da quei Lavoratori che si stanno immedesimando nella protesta, come nel caso del Movimento dei Forconi che indirettamente mi aiuta a raggiungere Bruxelles, facendomi saltare da camion in camion provenienti dalla Sicilia e diretti al Nord. Su questi camion mi sento a casa: non si sentono solo i profumi della nostra terra, (limoni, pomodori, fichi d’india, etc.) ma anche il sudore di chi lavora quotidianamente per la famiglia e per lo Stato, mandando avanti l’economia tra mille difficoltà. Con i camionisti ci scambiamo esperienze ed impressioni.Mi parlano delle difficoltà del mercato globale e dell’assenza di finanziamenti volti allo sviluppo di impresa e alla valorizzazione dei prodotti nostrani.
gli rispondo che in teoria il Libero Consorzio Comunale si occupa di tante funzioni tra cui lo sviluppo economico del territorio: il IV settore dell’ente, è strutturato infatti per occuparsi di Agricoltura e Comunità Montana, Distretti Produttivi e Cooperazione decentrata, Economia insediata e di Sviluppo, Politiche comutarie ed extracomunitarie, Sportello Europa, ma “alla fine della fiera”, per usare una espressione lombarda, il settore è talmente poco valorizzato dalla politica, che, da tre mesi, addirittura non pagano gli stipendi ai dipendenti”. Da oggi Scuderi ricomincia a mangiare. “Recupererò forze e lucidità, per essere pronto al prossimo appuntamento europeo-conclude- ma non escudo di ricominciare la mia protesta pacifica se vedrò che anche a Bruxelles sono tutti in vacanza.I vecchi politici, (quelli che la Repubblica italiana l’hanno costruita), ci hanno lasciato in eredità il fatto che il lavoro è un dovere e non un diritto – art. 4 della Costituzione. Io devo ma poi non mi paga nessuno”. Intanto, nel suo percorso, ha incontrato delle persone che definisce “i folletti di Babbo Natale”. L’immagine che invia alla nostra redazione è quella che lo ritrae in mezzo a loro, dopo che la figlia ha scritto, adesso, in evidente anticipo, una lettera a Babbo Natale, affinchè raggiunga il cuore dei politici, anche se si trovano, adesso, in spiaggia e ricordi loro il valore della puntualità “Tu arrivavi sempre tra il 24 e il 25 dicembre. Ormai, invece, qui il 27 non si vede nessuno e neppure le buste paga di papà- scrive la piccola secondo il racconto del padre. Un ulteriore spiraglio sarebbe rappresentato da una telefonata, che sarebbe arrivata alla moglie di scuderi dal deputato nazionale Pippo Zappulla. Si dice pronto ad organizzare incontro con Sergio Cofferati, a Bruxelles. “Questo- conclude Scuderi- mi riempie di speranza”.