Siracusa. Scuola nel caos, le Associazioni Familiari: "I genitori pretendono certezze"
Manca poco più di un mese alla riapertura delle scuole e i tanti punti interrogativi che pesano sulle scuole mettono in agitazione le famiglie. A dare voce ai genitori di bambini e ragazzi che, dopo mesi di didattica a distanza torneranno in classe, è il Forum delle Associazioni Familiari della provincia, attraverso il presidente, Salvo Sorbello, che ha scritto ai sindaci dei ventuno Comuni del territorio per invitarli a predisporre al più presto tutto quello che è necessario per arrivare preparati all’appuntamento di settembre.
Proprio nei giorni scorsi alcuni sindacati hanno evidenziato la mancanza di condizioni idonee alla riapertura corretta degli istituti scolastici. “Appare incredibile – rileva Sorbello – che, mentre attività di gran lunga meno importanti di quella scolastica hanno da tempo ripreso a pieno ritmo e miliardi siano stati distribuiti ad aziende decotte come l’Alitalia, ci siano ancora tanti ostacoli da superare per far tornare, in sicurezza, gli studenti sui banchi. Restano insoluti vari problemi: la misurazione della febbre dei bambini, ad esempio, verrebbe lasciata esclusivamente alle famiglie, che devono farlo a casa. Ma cosa accadrà se qualche genitore non vigilerà attentamente? Assai problematica-prosegue Sorbello- la situazione della scuola dell’infanzia, dove non si deve rispettare la distanza di un metro e i bambini andranno divisi in piccoli gruppi, senza che però venga specificato cosa si intenda per piccoli gruppi e quante insegnanti saranno necessarie. Docenti che hanno un’età media alta: il 75% ha più di 45 anni e autorevoli studi dimostrano come in altre nazioni ci siano stati numerosi casi di decessi e forme gravi di covid-19 tra il personale scolastico.Cosa accadrà nel malaugurato caso che qualcuno (alunno, insegnante, personale non docente) dovesse risultare positivo?”. Interrogativi a cui il presidente del forum aggiunge l’elenco dei problemi che attanagliavano già l’edilizia scolastica locale, come la mancanza, in alcuni casi, di certificati di agibilità o prevenzione antincendio. La richiesta è quella di un intervento celere per garantire sicurezza agli alunni e serenità alle famiglie e per riaprire anche gli asili nido comunali, rimasti chiusi nel precedente anno scolastico.
Critico, in particolar modo, con il Comune di Siracusa, l’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo. “Ad oggi-tuona- nessuna conferenza di servizi è stata indetta per concordare con i dirigenti scolastici, i sindacati e i rappresentanti dei genitori l’avvio di tutte le attività operative in sicurezza, avendo particolare cura nei confronti degli studenti con disabilità a cui, da subito, vanno garantiti i servizi di integrazione scolastica.Gli studenti e i bambini devono tornare in classe, ma per tornare in classe occorrono più locali e maggiori servizi”.