Siracusa. Scuola, operazione "ritorno alla normalità" per il comprensivo Raiti: il punto
Da una parte ci sono le scuole che già ricevono i nuovi banchi monoposto, dall’altra istituti in evidente difficoltà tra doppi turni e mascherine. E’ la sintesi del complesso momento che stanno vivendo in particolare i comprensivi del capoluogo. Due i casi finiti sui giornali: la Wojytila con i suoi doppi turni e la Raiti con i lavori ancora in corso e genitori sul piede di guerra.
Quello che oggi si può dire è che entrambe le situazioni-limite sono in via di risoluzione, sebbene da tempo era stato ufficializzato che a metà settembre sarebbe ripartito l’anno scolastico. In soccorso della scuola di via Tucidide arrivano nuovi locali, esterni al plesso centrare, affittati appositamente dal Comune di Siracusa. Vi troveranno posto, probabilmente già dalla prossima settimana, quegli studenti adesso costretti a frequentare le lezioni al pomeriggio per mancanza di numero adeguato di classi tale da garantire il distanziamento.
Più complicato, ma solo per questione di tempi, il caso della Raiti. Mille polemiche sui doppi turni e giornate scolastiche di appena due ore. In mezzo, la buona volontà della dirigenza scolastica e gli sforzi del personale che si sono però scontrati con lavori ancora in corso per realizzare ulteriori interventi di edilizia leggera, richiesti a pochi giorni dal via. Anche qui, si è in dirittura d’arrivo. Il sindaco Francesco Italia e l’assessore Pierpaolo Coppa hanno incontrato ieri pomeriggio alcuni genitori. Il 5 ottobre saranno consegnati tutti i locali, pronti per gli studenti. Manca solo un’aula che sarà completata – assicurano – entro il 12 ottobre. E proprio da quella data la dirigenza scolastica ha assicurato il ritorno al normale orario, incluso il tempo pieno. A chiedere l’intervento del sindaco erano stati proprio i genitori che, nei giorni scorsi, non hanno lesinato critiche all’indirizzo della scuola di vi a Pordenone.