Siracusa. Scuole al freddo, la Flc Cgil: "Così si mina il diritto allo studio e la salute"

 Siracusa. Scuole al freddo, la Flc Cgil:  "Così si mina il diritto allo studio e la salute"

Non usa mezzi termini Paolo Italia, segretario provinciale della Flc Cgil, il sindacato dei lavoratori della conoscenza. Le scuole al freddo a Siracusa rappresentano per lui un elemento che “mina il diritto alla studio e la salute degli studenti”. Lo dice a chiare lettere esprimendo la propria solidarietà agli allievi e al personale scolastico dell’istituto comprensivo “Nino Martogio”, “per i notevoli disagi che in questi giorni, a causa dell’ ondata straordinaria di freddo hanno dovuto subire; massimo sostegno ai docenti che si sono adoperati a manifestare le necessità degli alunni e altrettanta vicinanza alla apprensione della solerte dirigente-dice Italia- Sarebbe stato opportuno un preventivo e puntuale intervento dell’ amministrazione comunale, organo preposto alla manutenzione ed al funzionamento dell’ impianto di riscaldamento negli istituti comprensivi. Si sarebbe cosi evitato l’imbarazzo tra i docenti e la dirigente, che secondo noi, comunque, perseguivano lo stesso intento: la tutela degli alunni”.
La richiesta parte anche all’indirizzo dell’Asp, a cui il sindacato della scuola chiede di “verificare, non solo alla Martoglio, ma in tutte le scuole, come prescritto dalla legge che la temperatura minima all’interno nelle scuole non sia sotto i 20 gradi”.
Paolo Italia ricorda come siano sempre purtroppo più frequenti le “testimonianze degli studenti delle scuole superiori di secondo grado, non solo del Comune, ma anche della provincia, e del disinteresse generale del Libero Consorzio”.

 

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