“Siracusa senza un adeguato piano di protezione civile”, affondo di Fratelli d’Italia
“Un piano di protezione civile inadeguato nel capoluogo, il viadotto di Targia ancora chiuso e le aree di raccolta ignote ai più”. Fratelli d’Italia sollecita l’amministrazione comunale di Siracusa ad attivarsi per colmare una lacuna che il coordinatore cittadino Paolo Cavallaro mette in rilievo. “Nelle prime ore di questa mattina -ricorda- sono state avvertite ben 3 scosse di terremoto, una delle quali più forte con epicentro a Sortino. Il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia di Siracusa esprime vicinanza ai sortinesi in particolare ma anche forte preoccupazione per l’assenza di un piano di protezione civile comunale adeguato ai tempi nella città di Archimede, come probabilmente in molte altre della provincia. La natura non segue le dinamiche politiche-osserva ancora- i tempi delle amministrazioni, i tempi giudiziari, o chissà cos’altro, ma agisce, si muove. Già il terremoto nel catanese avrebbe dovuto rompere il silenzio, come anche quelli verificatisi in altri luoghi d’Italia negli anni passati.
Ma sappiamo che la nostra città una cosa la sa proprio fare bene: dormire beatamente”. Cavallaro evidenzia l’assenza di informazioni adeguate sulle vie di fuga, sulle aree di attendamento e su quanto necessario in caso di calamità.
“Nessuna notizia è riportata sul sito web istituzionale del Comune-continua l’esponente di Fratelli d’Italia- nemmeno un link, un trafiletto, un numero d’emergenza, una chat”. L’appello è rivolto al sindaco, Francesco Italia e al presidente del consiglio comunale, Morena Scala, ciascuno per le proprie competenze, “perché rassicurino la cittadinanza in ordine alle misure di protezione civile che saranno apprestate in caso di calamità e perché sia convocato un consiglio comunale ad hoc sul tema, per consentire alla cittadinanza di discuterne con i propri rappresentanti”.