Siracusa. Sequestrata l'area archeologica di piazza Vittoria, avviso di garanzia per Italia: "sereno"
Sigilli all’area archeologica di piazza della Vittoria dove insistono i resti del tempio di Demetra e Kore. I carabinieri del nucleo di tutela artistica hanno eseguito il provvedimento disposto dal gip del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco. Iscritti nel registro degli indagati l’assessore alla cultura, Francesco Italia, e il dirigente del settorei Rosaria Garufi. Il reato contestato è danneggiamento al patrimonio archeologico storico e artistico nazionale.
L’indagine parte da un esposto dei residenti che hanno segnalato la situazione di degrado dell’area archeologica che insiste in piazza della Vittoria, di recente colpita anche da un incendio di sterpaglie. Rare negli ultimi decenni, per la verità, le operazioni di pulizia del sito, spesso opera di volontari.
Per un principio legale secondo cui “la funzione di vigilanza e di tutela di un bene immobile di notevole importanza monumentale non afferisce al profilo di discrezionalità del proprietario, ma piuttosto a ben specifici obblighi giuridici di agire”, sono stati individuati profili di presunta responsabilità nella mancanza di manutenzione che potrebbe ledere lo stesso bene monumentale o causarne il deterioramento per incendi o infestazioni. La custodia giudiziaria è stata affidata al sindaco per la manutenzione e bonifica dell’area sottoposta a sequestro.
Francesco Italia, raggiunto dalla notizia, si mostra subito sereno. “Credo sia sotto gli occhi di tutti che con forza ho condotto battaglie per la tutela dei nostri beni culturali, contrastando la lentezza della macchina regionale. Ho partecipato a tutte le campagne di pulizia promosse da volontari proprio per tenere sempre alta l’attenzione sulla cura del nostro inestimabile patrimonio. In coscienza posso affermare di avere fatto sempre quanto nelle mie competenze. Spero di essere ascoltato quanto prima dai magistrati, verso cui ho il massimo rispetto, per chiarire la mia posizione”.