Siracusa. Servizio idrico, sindaci in alto mare. Si riparte da un cronoprogramma
Una serie di problemi di natura tecnica da affrontare in tempi brevi e l’esigenza di ripartire da un quadro più chiaro della situazione e delle singole volontà. Sono i due aspetti sui quali, questa mattina, i sindaci dei comuni “obbedienti”, che si sono avvalsi, fino al suo fallimento, di “Sai 8” per la gestione del servizio idrico integrato, sono tornati a confrontarsi. Dopo la riunione di ieri con il commissario dell’Ato idrico, Mario Ortello, i rappresentanti delle amministrazioni comunali che entro tre mesi dovranno occuparsi direttamente del servizio, hanno deciso di darsi un cronoprogramma, dettandosi tempi precisi per ciascuno degli adempimenti necessari per concretizzare le decisioni assunte. Diverse questioni di natura tecnica dovranno essere affrontate dagli uffici tecnici dei diversi Comuni, i cui dirigenti sono stati consultati questa mattina, mentre si attende di conoscere la posizione dell’amministrazione comunale di Pachino. Un nuovo appuntamento è stato fissato per giovedì della prossima settimana. I nodi riguardano aspetti pratici e di non semplice soluzione: dalla lettura dei contatori, alle volture, alla gestione delle banche dati. Gli ostacoli da superare sono anche (e per certi versi soprattutto) economici, a partire dalle alte cifre necessarie per sostenere la spesa per la fornitura elettrica. Ne ha discusso con i primi cittadini e con il commissario del consorzio, ieri, anche il direttore dell’assessorato regionale all’Energia, Marco Lupo, che dovrebbe avviare un’interlocuzione con l’Enel al fine di individuare una soluzione sostenibile per tutti. Non è ancora chiaro nemmeno quale formula le amministrazioni comunali intendano adottare. Alcuni Comuni avevano ipotizzato una gestione autonoma, mentre in altri casi si parla di consorzi tra enti. Non è escluso che possano essere create delle società miste, pubblico-private, come avveniva a Siracusa all’epoca della Sogeas, soluzione che potrebbe essere riproposta nel capoluogo. Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, invece, rimarrebbe dell’idea di mantenere l’azienda municipalizzata di cui dispone. “Un’ulteriore fase di preparazione – l’ha definita il Commissario Ortello – per arrivare a una soluzione quanto più condivisa entro il 24 agosto, termine di gestione degli impianti da parte dell’Ato idrico.”
Diversi i punti nodali ancora da definire: l’inventario per la consegna degli impianti, la gestione del depuratore che hanno in comune Siracusa, Floridia e Solarino; il bando che il Comune capoluogo deve approntare per individuare la società a capitale sociale misto che dovrebbe gestire gli impianti, possibilmente con gli altri Comuni che non possono prendere l’affidamento in maniera diretta; l’inizio della tariffazione per i sei Comuni che hanno manifestato l’interesse a riappropriarsi degli impianti e la voltura dei singoli contatori e delle utenze elettriche.
(Foto: un momento del vertice di questa mattina a palazzo del Governo)