Siracusa. Servizio mensa al "debutto", Castagnino: "Il Comune continua a sbagliare"
Partirà domani il servizio di refezione scolastica nelle scuole dell’Infanzia del capoluogo. Famiglie, insegnanti e personale della ditta incaricata in fibrillazione per un “esordio” che arriva in sensibile ritardo rispetto all’avvio dell’anno scolastico e che parte con una serie di novità rispetto al passato. Con la nuova gara, infatti, e il successivo affidamento, il Comune ha previsto diversi passaggi che, per certi versi, vengono preannunciati come una piccola “rivoluzione” del servizio. Differenze nei menu, con l’introduzione di cibo a chilometro zero e biologico, alimenti legati alla stagionalità, coinvolgimento delle famiglie “on line” , con la possibilità di pagare anche nelle tabaccherie che hanno deciso, dopo un primo, vano, tentativo, di aderire al servizio. Il costo di ogni pasto varia a seconda dell’Isee della famiglia che richiede di accedere al servizio. Un ambito che ha creato non poche perplessità e, in alcuni casi, l’idea di rinunciare. Fin qui gli annunci e le ipotesi. Da domani, però, sarà possibile verificare concretamente il nuovo servizio. Scettico il consigliere comunale Salvo Castanino, del gruppo Siracusa Protagonista con Vinciullo. “Le scuse dell’assessore Troia sul ritardo della refezione scolastica sono l’ennesima mossa sbagliata-tuona il consigliere comunale- così come lo sono le scuse dell’assessore alle Politiche sociali, Valeria Troia per il ritardo e per il primo mese di rodaggio, già immaginato con critiche e possibili intoppi”. L’esponente di minoranza non ritiene adeguata nemmeno la scelta di ricorrere alla gestione informatica. “Mi sembra improponibile- sostiene Castagnino- Non tutti coloro i quali richiederanno il servizio sono nelle condizioni di collegarsi al web. Penalizzante”. Infine un riferimento al costo del pasto in base all’indicatore Isee . “Sfiora il paradosso- conclude il consigliere del Nuovo Centro Destra e indurrà diversi geniroti a non richiedere affatto il servizio di refezione per i propri figli”.