Siracusa. Si dimette il commissario straordinario del Consorzio di Bonifica 10, la preoccupazione dei lavoratori
Stupore per le dimissioni del commissario straordinario del consorzio di Bonifica 10 della Sicilia Orientale, Giuseppe Margiotta. L’hanno espresso i sindacati regionali Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi, ma lo fanno anche i lavoratori del consorzio, attraverso una nota diffusa in mattinata. “Il grido di allarme nell’ambito di questo comparto sta assumendo i toni della disperazione-dicono i dipendenti- ed oggi ci sentiamo più che mai angosciati e turbati. Avevamo espresso e consegnato al commissario Margiotta tutta la nostra fiducia, individuandolo di concerto con le nostre organizzazioni sindacali un punto di riferimento, un interlocutore colto e conoscitore della materia. In questi mesi si sono affrontate numerose tematiche e si sono costruite le condizioni di un confronto mirato alla formulazione di una riforma che finalmente mettesse ordine e rilanciasse la cultura e la vocazione per cui sono nati alla fine dell’800 i Consorzi in Sicilia. L’equilibrio di Margiotta nell’affrontare i temi scottanti di un comparto martoriato da tagli continui alle risorse necessarie al rilancio di un settore nevralgico nell’agricoltura ben ci faceva sperare nella capacità di rappresentare i reali bisogni ed una lettura più vicina la territorio che al legislatore”. I lavoratori manifestano stanchezza ed esplicitano il dubbio che queste dimissioni possano celare giochi di potere, in chiave elettorale. “Registriamo -aggiungono i lavoratori- l’assoluta assenza di memoria della nostra classe politica sul valore che ha rappresentato il comparto dei Consorzi intorno agli anni’60, dove in Sicilia erano presenti ben 30 Consorzi di bonifica a rappresentare il comparto. Proprio in quell’epoca l’ attività dei Consorzi, anche per l’intervento finanziario della ex Cassa del Mezzogiorno, diventa significativa: dighe, reti irrigue, strade, linee elettriche, acquedotti rurali, sistemazioni idrauliche, rimboschimenti, impianti produttivi, strutture di commercializzazione, opere tutte che hanno contribuito ad una profonda trasformazione del territorio agricolo ed alla formazione di grandi, medie e piccole imprese che si sono inserite stabilmente e con efficacia nell’organizzazione produttiva della nostra Sicilia”. Al commissario, i dipendenti chiedono di ritirare le dimissioni presentate, facendo leva sul senso di responsabilità “e rinnovando quel costruttivo senso civico di chi diligentemente rappresenta un ente che oggi sembra vetusto”.