Siracusa. Sicuri che l'unico problema della Marina sia la movida sregolata?
Per due settimane hanno fatto discutere le immagini dei giovani che affollavano la “passeggiata” siracusana con vista sul porto Grande, noncuranti delle regole di contenimento dei contagi. Hanno inorridito le foto delle bottiglie di vetro e dei bicchieri di plastica abbandonati in ogni dove. E ci sono stati, in entrambi i casi, pronti correttivi.
Eppure nessuno si indigna o interviene per il “guasto” probabilmente principale della Marina. Ovvero una passeggiata che non c’è più. Il tratto demaniale, tra la nuova banchina ed il viale alberato, è letteralmente sconnesso. Voragini su voragini si aprono e si ripetono, tra basole saltate e sconnessioni varie. Uno spettacolo indecoroso, tanto quanto le bottiglie ed i bicchieri buttati in terra; un fatto grave, come gli assembramenti.
Sempre lì, tutto lì. Alla Marina. E nel balletto delle competenze, si fatica a trovare un soggetto interessato alla soluzione del problema. Ma è davvero tollerabile che quei 200 metri circa continuino a presentarsi in quello stato?
Quattro anni fà, l’ultimo intervento, durante i lavori di riqualificazione della banchina. Nuove basole vennero posate per coprire le buche esistenti all’epoca. Un intervento che non ebbe costi per il Comune di Siracusa – retto all’epoca dal sindaco Giancarlo Garozzo – che riuscì a far inserire quel tipo di lavoro nella lista delle cose da fare, eseguite dalla ditta che si è occupata della nuova banchina.