Siracusa. Sigilli alla sede storica del Gargallo, lavori infiniti e crolli. Caccia alle responsabilità
I carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale hanno apposto i sigilli all’ingresso della storica sede del liceo classico “Gargallo”, in Ortigia. Il provvedimento è stato disposto dal Gip Andrea Migneco, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Nicastro.
Storia lunga e complessa quella dei lavori iniziati e mai ultimati nell’edificio di proprietà del Comune di Siracusa ma nell’uso della ex Provincia Regionale. Nei mesi passati c’era già stata una visita dei Carabinieri al cantiere del Gargallo. Un controllo durante il quale sarebbero anche stati visionati dei documenti.
L’attività d’indagine ha consentito di verificare e documentare lo stato di grave deterioramento e abbandono dell’immobile, nonostante i vari progetti di recupero e consolidamento strutturale, pianificati ed avviati nel corso degli ultimi decenni, a partire dal 1990. I sopralluoghi effettuati hanno permesso di rilevare consistenti danni alla struttura, interessata anche da parziali crolli (nell’aprile del 2016 vi è stato il crollo di una parte della volta del primo piano).
Indipendentemente dagli ulteriori sviluppi che la vicenda potrà avere in merito all’individuazione di eventuali responsabilità, il provvedimento di sequestro è motivato dalle condizioni dell’immobile, ormai tali da rappresentare un concreto pericolo per la pubblica incolumità.
Il palazzo, originariamente sede dell’«Oratorio di San Filippo Neri», risale alla seconda metà del XVII secolo. Nel 1777, furono eseguite opere architettoniche, finalizzate all’ampliamento della struttura, a cura del noto architetto siracusano Luciano Alì. Nel 1852, dopo che l’Arcivescovo D. Michele Manzo ottenne, da Pio IX, l’autorizzazione a commutare l’edificio in «Casa dei Padri della Missione di San Vincenzo de Paoli», quest’ultimi vi istituirono un convitto per le classi ginnasiali e liceali. Il palazzo è stato quindi sede del Liceo in cui si sono formate diverse generazioni di studenti siracusani e che vantava solide tradizioni culturali, guadagnando autorevolezza anche oltre i confini della provincia aretusea.
L’operazione dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale si inserisce nel quadro di una costante azione di salvaguardia degli immobili storici minacciati dal degrado e dall’incuria, situazioni da cui, spesso, derivano furti ed atti vandalici.