Siracusa. Sistema vessatorio della giunta Garozzo, "Progetto Comune" alza la voce
“Il sistema vessatorio messo in atto dalla giunta Garozzo e dalla maggioranza Pd in Consiglio comunale è inaccettabile e insostenibile per cittadini, famiglie e imprese siracusane”. Tuona così “Progetto comune” che, tramite Edy Bandiera di Forza Italia, Aldo Ganci di Azione nazionale, Gaetano Penna di Evoluzione civica, Giovanni Magro di Federazione popolare e Giuseppe Giganti di Italiani in movimento, spiega: “A questo si aggiunga che, anche solo ciò che sono ipotesi di reato su commistioni, clientele e sperperi di danaro pubblico, rendono a dir poco nauseante il doversi sottoporre a una così forte pressione tributaria, tra le più alte in Italia, da parte dei cittadini-contribuenti. Inoltre, in un momento di grave crisi economica, come quello che stiamo attraversando, non si può non tenere conto della difficoltà delle famiglie, che stentano ad arrivare a fine mese e, a nostro giudizio, l’amministrazione non poteva non dare un significativo gesto di attenzione, controtendenza e rispetto dei cittadini, diminuendo, dopo anni di propria gestione di entrate e uscite, le aliquote. Ciò che si presenta oggi è il fallimento delle politiche economiche di questa amministrazione che, nonostante fatti e misfatti molto noti, continua, con imperturbabile disinvoltura, a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, a sprecare e a non garantire neanche i servizi essenziali. Basti pensare al penultimo posto di Siracusa nella classifica sulla qualità della vita”.
Alla luce di tutto ciò, è assurda, a detta di “Progetto comune”, l’entità di Imu che i siracusani sono costretti a pagare: una delle più care dell’Isola. Gli aderenti a “Progetto comune”, infatti, spiegano: “Per legge, l’Imu deve essere applicata con una aliquota ordinaria minima del 4,60 e massima del 7,60. Tale aliquota può essere aumentata di tre punti percentuali, arrivando quindi al 10,60 con delibera comunale. E, come era prevedibile, il Comune di Siracusa ha adottato la suddetta aliquota, con la sola variazione per gli immobili adibiti a uso commerciale-imprenditoriale e studi professionali, la cui aliquota è del 9,00. A questo punto – precisano – sorgono spontanee alcune considerazioni: non sarebbe stato più opportuno applicare una aliquota più ridotta del 9,00 in considerazione della grave crisi economica con cui devono fare i conti le attività commerciali?”
“Progetto comune” auspica dunque che “i nostri “zelanti” amministratori escano dalle loro case, spesso dorate, e si rendano finalmente conto che è venuto il momento di ascoltare i cittadini, tartassati con imposte che non hanno la possibilità di pagare. Politiche di maggiori entrate no tax, di riduzione di sprechi e sperperi e rilancio di una sana economia, mettendo a frutto le straordinarie potenzialità della città, dovrebbe essere il vero impegno dei nostri “piccoli” amministratori, anziché perdere il loro tempo in risse da bar e in azioni giudiziarie scandalose e poco edificanti”.