Siracusa. Spartitraffico a Targia, parola all’esperto: “è l’unica soluzione davvero efficace”
Non si arresta il movimento di opinione che vuole uno spartitraffico a Targia, per ragioni di sicurezza stradale. La soluzione alternativa della terza corsia per il traffico locale (attività commerciali) per evitare invasioni di corsia e inversioni a U, non eliminerebbe il rischio di incidenti che in quella strada è elevatissimo.
Il consulente tecnico d’ufficio presso il Tribunale di Siracusa in ambito sinistri stradali, Rosario Dell’Arte, sposa questa linea.
“Con la creazione della terza corsia, non si risolverebbero importanti criticità della strada Targia, quale il sorpasso alla doppia linea presente. Non solo, laddove accadesse il ribaltamento di una moto nella propria corsia, come nell’ultimo incidente mortale con l’invasione da scarrocciamento della moto nella corsia opposta, potrebbe risultare fatale. Lo spartitraffico, invece, non solo permetterebbe di eliminare le criticità stradali, ma obbligherebbe necessariamente il transito veicolare al corretto senso di marcia, senza eventuali inversioni o tagli di corsie da parte dei conducenti della corsia opposta per raggiungere le attività commerciali presenti”.
Ma lo spartitraffico non si può fare perchè la Protezione Civile comunale lo ha indicato come un problema in caso di calamità ed evacuazione lungo Targia, via di fuga dalla zona industriale verso Siracusa. “D’accordo ma lo spartitraffico a Targia non sarebbe altro che il prolungamento di quello già presente dalla rotonda in
direzione Priolo in avanti. E nel tratto dove presente, non si registrano statistiche importanti di incidenti stradali”, ricorda Dell’Arte. “I cittadini hanno il diritto di percorre Targia in piena sicurezza”, conclude il ctu del Tribunale di Siracusa in ambito sinistri stradali.