Siracusa. Spostamenti da un comune all'altro: la circolare chiarisce chi e cosa può fare
Chiarisce ulteriormente gli aspetti legati alle attività che rimangono operative, alle regole sugli spostamenti, alle nuove restrizioni introdotte dal Governo per il contenimento del contagio del Coronavirus. E’ la circolare del Ministero dell’Interno, a cui seguiranno, ad ogni modo, singoli provvedimenti nei comuni del territorio, da cui non è consentito, almeno fino al prossimo tre aprile, con la paventata possibilità di estendere il periodo, spostarsi se non per precise ragioni. Tali motivazioni, come evidenziato nella circolare, sono quelli legati a comprovate esigenze, che siano lavorative, di salute o legate al cosiddetto stato di necessità. Da un comune all’altro ci si può spostare, ovviamente, se si svolge un’attività lavorativa in un territorio diverso da quello di residenza, tale attività non rientra tra quelle sospese e non si ha, nel comune in cui si lavora, un’abitazione alternativa alla propria. Un ragionamento più o meno analogo riguarda una delle domande più frequenti degli ultimi giorni:”Dove mi è consentito fare la spesa?”. E’ possibile farlo nel punto vendita più vicino alla propria abitazione. Non è possibile, insomma, scegliere di effettuare i propri acquisti per l’approvvigionamento di beni di prima necessità in un supermercato, ad esempio, che si trova dall’altra parte della città ma che di solito è il proprio preferito. Ragionamento ben differente nel caso delle zone balneari. Chi abita ad Ognina, per fare un esempio, ha la possibilità di effettuare i propri acquisti alimentari a Cassibile. Alcuni spostamenti sono poi ammessi in considerazione della brevità delle distanze, quando facciano parte di quelli quotidiani o abitualmente effettuati.