Siracusa. Ispettori del Lavoro in agitazione: “Costretti all’inefficienza”

 Siracusa. Ispettori del Lavoro in agitazione: “Costretti all’inefficienza”

Ispettori del Lavoro in stato di agitazione. Una protesta regionale, ma che riguarda tematiche di carattere nazionale. Un problema di “insensibilità rispetto alle esigenze professionali degli ispettori del lavoro, nonostante la costituzione di numerosi tavoli tecnici e gli innumerevoli confronti con tutte le organizzazioni sindacali, oltre ai tentativi di sensibilizzazione della politica. Gli ispettori del lavoro chiedono un “adeguato riconoscimento in termini economici (indennità di funzione) e strumentali, consoni alla professionalità richiesta dal ruolo e generosamente finora profusa, né è previsto un adeguamento della dotazione organica per contrastare le irregolarità e le evasioni che ammorbano il mondo del lavoro”. Il problema, secondo gli ispettori, si acuisce con le nuove politiche del Governo, come il “reddito di cittadinanza”. In Sicilia servono-questa la richiesta- investimenti adeguati negli uffici preposti alla gestione e ai controlli, fra cui, evidentemente, l’Ispettorato del Lavoro.  Il rischio sarebbe, altrimenti, che “indirettamente l’Amministrazione rischia di creare i presupposti per un possibile incontrollato incremento dello sfruttamento del lavoro irregolare e del “nero””. Gli ispettori del Lavoro dicono invece “no” alle passerelle mediatiche dei politici sulle morti bianche, salvo poi non proporre alcuna iniziativa in termini di prevenzione e di controlli. Gli ispettori si dicono soli a combattere contro inerzie e inefficienze
“dell’Amministrazione centrale la cui operatività dà proprio l’impressione di voler ostacolare un regolare svolgimento del nostro lavoro, annichilendone l’efficacia”. In rilievo, inoltre, alcuni paradossi. “Da cinque anni gli uffici periferici non sono dotati di un indirizzo di posta certificata.Ciò comporta un notevole aggravio di spese postali a carico delle casse regionali, senza considerare che tale condizione viola specifiche norme di legge e potrebbe configurarsi persino il danno erariale;  Non si dispone di strumentazione informatica e software adeguati. Basti pensare che l’ultima assegnazione di pc notebook agli Ispettori del lavoro è stata effettuata nel 2007 e con questa strumentazione continuano ad operare, utilizzando sistemi operativi obsoleti come il Windows XP, onde evitare di utilizzarne di più aggiornati ma privi di licenza d’uso. La maggior parte degli Ispettori del lavoro  ha optato per l’utilizzo di strumentazione propria (computer, stampanti, scanner, smartphone), acquistata con proprie risorse, e messa a disposizione dell’Amministrazione, garantendo così facendo, per quanto sia possibile in queste condizioni, un livello di efficienza accettabile.
Non si dispone di nessuna condivisione di banche dati con gli altri enti pubblici, come CCIAA e INAIL. Qualche mese fa agli Ispettori del lavoro della Regione Siciliana è stata preclusa anche la condivisione della banca dati NetINPS, costringendo gli stessi ad effettuare accessi fisici presso tali istituti, con notevole perdite di tempo del funzionario, che è così distratto dall’attività di controllo nel territorio, e le conseguenti lungaggini che posticipano la definizione delle pratiche. Per non parlare del “giurassico” e inefficiente software ISPEZIO, in dotazione da più di vent’anni ai nostri uffici, utilizzato per la gestione interna delle attività dell’ufficio”. Gli ispettori usano il mezzo di trasporto proprio per gli spostamenti in provincia, sollevando l’amministrazione da qualsiasi responsabilità e con il solo rimborso carburante.  “Noi Ispettori del lavoro-prosegue la nota- siamo costretti alla inefficienza operativa causata da una mole di denunce da parte dell’utenza, alla quale non possiamo dare risposte in tempi accettabili, in quanto, a seguito della messa in quiescenza di oltre il 60% del personale ispettivo, il carico di lavoro di ognuno è diventato insostenibile. A conferma di quanto asserito, basti pensare che a fronte di una previsione di organico di circa 300 Ispettori del lavoro, ne risultano attualmente in servizio e operativi poco più di 80”.

 

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