Siracusa. Studenti pendolari, tornano i bus pollaio: “Come sardine e senza sicurezza”
Cessato lo stato di emergenza, tornano, in alcuni casi acuiti, i disagi per gli studenti pendolari che ogni giorno si spostano dai comuni di residenza verso Siracusa per raggiungere le rispettive scuole (e viceversa). I servizi aggiuntivi che erano stati predisposti quando dalla Dad, la didattica a distanza, studenti e personale scolastico sono tornati in classe, in presenza, sono stati soppressi.
Lo scenario che si propone in queste settimane, dunque, secondo quanto lamentano gli studenti degli istituti superiori del capoluogo, è “peggiore del periodo pre-covid. Bus affollati, in cui si sta in piedi e stretti come le sardine. Non è solo un problema di comodità, ovviamente- fanno presente i giovani utenti del servizio- ma come è facile intuire, di sicurezza, la nostra innanzitutto. Nonostante sia cessata l’emergenza, inoltre, continuano a ricordarci che il Covid esiste e circola ancora. Noi dovremmo, dunque, evitare di assembrarci per ragioni di divertimento, possiamo però stare in quelle condizioni ogni giorno, per due volte al giorno, e per tragitti più o meno lunghi”.
I servizi aggiuntivi erano stati garantiti con il ricorso a fondi straordinari messi a disposizione del Governo. L’obiettivo era proprio quello di evitare bus pollaio e di abbassare il rischio di contagio sui mezzi di contagio. Nel caso della provincia di Siracusa si trattava di 20 i bus aggiuntivi su strada: 2 a rinforzo della tratta Augusta-Siracusa; 1 per Buccheri-Siracusa; 1 per Canicattini-Siracusa; un autosnodato per la tratta Cassibile-Siracusa; 1 per Lentini-Carlentini-Francofonte; 2 per la corsa Melilli-Siracusa; 2 da Palazzolo Acreide a Siracusa; 3 autosnodati per la tratta Priolo-San Focà-Siracusa; 2 autosnodati Solarino-Siracusa; 2 bus nella tratta Sortino-Siracusa; 2 Villasmundo-Augusta e 1 per la tratta Villasmundo-Carlentini-Lentini”.
“E’ andata bene per tutto quel periodo- proseguono i giovani utenti- Ma adesso la situazione è davvero assurda. Siamo ammassati come gli animali, non è giusto. Nulla da ridire sulla puntualità, ma gli autobus sono davvero troppo pochi per il numero di ragazzi che usufruiscono del servizio”.
In alcuni casi, sono i Comuni di residenza a farsi carico dei costi del trasporto degli studenti. Ci sono, invece, altre amministrazioni comunali che hanno optato per soluzioni diverse. In questo caso gli studenti, in base alla fascia di reddito, pagano un abbonamento.
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