Siracusa. Studiosi e ricercatori per impreziosire il Comitato scientifico del museo Archimede e Leonardo
Diventa sempre più di peso e di spessore il Comitato scientifico del museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa. Da Siracusa, Roma e Firenze hanno risposto all’appello della struttura di via Mirabella storici, giornalisti, giuristi, rappresentanti delle attività produttive. Accademici e professionisti di grande prestigio riuniti per parlare di ricerca e nuove forme di collaborazione.
E tante sono anche le novità che accoglieranno gli ospiti del museo a partire dal nuovo visual grafico, curato da Elio Di Franco, tutto dedicato ai colori della pietra arenaria di Siracusa, con le tonalità che vanno dal bianco al classico giallo ocra fino all’arancio.
Inaugurato, inoltre, “Archimede objects store”: una nuova linea di oggetti dedicati ai due geni, studiata e realizzata da due giovanissimi imprenditori, Fabrizio e Serena Brischetti, che si sono ispirati proprio ad Archimede e Leonardo.
Pezzo forte del museo rimangono i modelli ispirati da Archimede e realizzati dalla Niccolai Teknoart SNC, che da tanti anni è garanzia di veridicità storica delle ricostruzioni.
Lo storico Gastone Saletnich ha illustrato il suo studio sull’ex Convento del Ritiro, che oggi ospita il museo. “Dell’edificio in cui ora ci troviamo non abbiamo molte notizie, se non che la sua edificazione vada collocata tra la fine del XVII secolo e i primi anni del XVIII, con alcuni interventi attribuibili all’architetto Pompeo Picherali. Nel 1717 per ordine del vescovo di Siracusa, Asdrubale Termini, venne concessa l’autorizzazione per la fondazione dell’edificio come conservatorio femminile”, ha spiegato.
E numerose ricerche sono state effettuate anche sul volto di Archimede. Il più diffuso e riprodotto si ispira a quello dei musei Capitolini. Si tratta comunque di ispirazione “perché – ha precisato Giovanna Lazzi, già direttrice della Biblioteca Riccardiana di Firenze – come quasi sempre accade per le grandi personalità di un passato lontano non esistono veri ritratti di Archimede, almeno tali da ritenersi attendibili e degni di fede per quanto riguarda il suo aspetto fisico. E’ molto importante però giudicare dalle testimonianze visive superstiti quale concetto della figura e dell’importanza del personaggio si sia voluto trasmettere dall’antichità ai nostri giorni. E’ indubbio che si pensa a lui anche visivamente come un genio, un maestro non solo intellettuale e non solo un grande scienziato ma anche un modello etico e morale”.
Due sale del museo sono state dedicate al professore Carlo Pedretti (“per aver incoraggiato, con i suoi studi, la conoscenza di Leonardo e per aver promosso, con le sue competenze, l’incontro tra due Geni: Leonardo e Archimede”) e l’altra a suor Carmela Montalto (“per laa forza e la determinazione di una siracusana, la sua fede incrollabile al servizio dei più deboli. Il coraggio di una donna in lotta per tutta la vita contro l’invidia e il pregiudizio”).