Siracusa. Taglio ai quartieri: l'idea del sindaco accende una "miccia"
Fa discutere l’idea di rimodulare i quartieri della città, preannunciata dal sindaco, Giancarlo Garozzo. La sua idea viene contestata dal deputato regionale di Forza Italia, Edy Bandiera. “Da sempre- sostiene il parlamentare dell’Ars- sono stato un convinto assertore dell’importanza dei quartieri e del decentramento, perché in molti casi rappresentano una palestra formativa per uomini e donne che sono poi diventati, spesse volte, capaci consiglieri comunali, amministratori e finanche deputati, come è accaduto anche al sindaco, la cui gavetta è cominciata presso la circoscrizione Neapolis”. Per Bandiera il “consigliere di quartiere è colui il quale vive quotidianamente la realtà del singolo territorio, rione, piazza e strada, interfaccia tra cittadino e amministrazione comunale, che può incidere significativamente sulla qualità della vita dei residenti”. Il vice presidente regionale di Forza Italia non nega che “negli anni molti non hanno brillato, ma la stessa cosa- osserva – è accaduta anche per superiori livelli istituzionali”. Poi il tono si fa più polemico. Bandiera ricorda l’approvazione, nel 2012, del regolamento del decentramento amministrativo, con la riduzione a 82 del numero di consiglieri e il taglio agli emolumenti percepiti. “Ricordo-prosegue Bandiera- che Garozzo, allora capogruppo del Pd in consiglio, parlò di quartieri mortificati e di dignità calpestata. Oggi il Comune destina ai quartieri 3 mila euro per un anno di attività e ipotizza la soppressione di gran parte di questi importanti organismi”. Bandiera conclude con l’auspicio che “su questa vicenda, prima di giungere a decisioni affrettati, si possa aprire un sereno e costruttivo dibattito”.
Dai quartieri fanno sentire la propria voce il presidente di Akradina, Paolo Bruno e il consigliere, Silvio Vintaloro. “Se il sindaco vuole tagliare le circoscrizioni-commentano i due rappresentanti della circoscrizione- certamente tornerà tra la gente ad ascoltarne le istanze. La sua ultima “apparizione” in via Italia-ironizzano- risale al periodo elettorale.Il nuovo regolamento-proseguono- dice che i quartieri devono avere potere consultivo ma anche esecutivo. I tagli della politica dovrebbero seguire altri percorsi e potrebbero passare attraverso la scelta, ad esempio, di un capo di gabinetto tra i dirigenti comunali”.
Da Cassibile la reazione del presidente, Paolo Romano, alla guida del coordinamento dei quartieri. “L’amministrazione comunale- sostiene Romano- dovrebbe far diventare i quartieri operativi come da regolamento e come da leggi regionali specifiche. In caso contrario- prosegue Romano- si abbia il coraggio di abolirli.Non credo che il problema debba essere legato alle indennità, che possono anche essere azzerate, così da garantire ai cittadini che l’impegno politico non ha altri fini. Mi piacerebbe capire, poi, come farebbero i cittadini dei singoli quartieri a doversi interfacciare direttamente ed esclusivamente con gli uffici comunali di Ortigia”. Se ne parlerà, nel dettaglio, il 3 novembre prossimo a palazzo Vermexio.