Siracusa. Tamponi fine quarantena: c'è chi aspetta il risultato da 11 giorni. E resta a casa
Lentamente, inizia a sbloccarsi la macchina dei tamponi di fine quarantena per i rientranti dal nord. In migliaia si sono correttamente autodenunciati in provincia di Siracusa, segnalandosi nei comuni di residenza. Per molti, l’isolamento però sta andando ben oltre i prescritti 14 giorni. Nelle ultime giornate, l’Asp ha cercato di incentivare il servizio ma il ritardo accumulato è notevole ed i disservizi non mancano.
C’è chi è arrivato ad un mese di isolamento e ancora attende convocazione. Chi ha inviato decine di mail all’indirizzo predisposto per le comunicazioni sul servizio, senza mai ottenere una convocazione. In più, lamentano alcuni, il disagio di dover chiamare numeri telefonici indicati dallo stesso centralino Asp ma senza che qualcuno risponda. Aumenta il nervosismo. AL punto che c’è chi si pente di aver rispettato le regole. “Sarebbe stato meglio comportarsi da scorretti, se questo poi è il riconoscimento…”, scrivono in chat.
Ma anche chi è riuscito ad ottenere il tampone di fine quarantena non esulta. Come Giuseppe, infermiere siracusano rientrato da fuori regione lo scorso 15 marzo. “Ero insieme a mio padre e ci siamo autodenunciati. Abbiamo
eseguito il tampone lo scorso 4 aprile e ancora ad oggi non abbiamo avuto risultato, nessuno sa dei nostri tamponi”, racconta alla nostra redazione.
Undici giorni in attesa di un risultato che non arriva, senza informazioni in un senso o in un altro e il timore di dover ripetere tutto il percorso. Con l’unica immediata conseguenza di non poter ancora rientrare a lavoro. La quarantena è finita, tampone fatto, l’isolamento ancora no.