Siracusa. Ricalcolo Tari, il Comune è anche creditore: al via il recupero delle somme non versate
Non solo rimborsi, ma anche il pagamento di quanto erroneamente non richiesto. Così sembra risolversi il “pasticcio” dei calcoli errati sulla quota variabile Tari a Siracusa. Alla luce della circolare Ministero dell’Economia e delle Finanze, il dirigente del settore Entrate del Comune, Enzo Miccoli ha scoperto che palazzo Vermexio è creditore nei confronti dei contribuenti, oltre che debitore per la quota variabile relativa alle pertinenze. Insomma una vicenda più ingarbugliata del previsto. La premessa è quella secondo cui,come spiega il funzionario comunale, “appare corretto computare la quota variabile una sola volta in relazione alla superficie totale dell’utenza domestica, quindi sommando la superficie dell’abitazione e delle sue pertinenze, e calcolando sul totale la quota variabile. Mentre, in merito alla quota fissa, deve essere calcolata sull’abitazione principale e sulle sue pertinenze, in relazione all’effettivo numero degli occupanti”. L’errore del Comune è consistito quindi nel calcolare la quota fissa sulle pertinenze considerando sempre un occupante, a prescindere dal reale numero di componenti il nucleo familiare. La circolare MEF prevede invece un calcolo più oneroso, ma è quello che deve essere adottato per la corretta applicazione della normativa in vigore”. Un boomerang, insomma, per le famiglie siracusane, che avranno però il rimborso della parte parte variabile relativa alle pertinenze, visto che il ministero ha stabilito che non era dovuta e il pagamento è stato, invece, richiesto. Cosa accadrà adesso allora? La risposta la fornisce ancora una volta Miccoli. “Il Settore Entrate provvederà d’ufficio al recupero di quanto dovuto per la quota fissa, da calcolarsi in base all’effettivo numero dei componenti il nucleo familiare, ed al rimborso di quanto erroneamente richiesto per la parte variabile sulle pertinenze successive alla seconda, per gli anni dal 2014 al 2017”.