Siracusa.Tasse, la Iuc fa meno paura. L'assessore Pane: "Lotta agli sprechi, resta il nodo evasione"
L’Imposta Unica Comunale e il suo impatto sulle tasche dei siracusani. Dopo la scelta della Giunta di ritoccare al ribasso le aliquote, è l’assessore al bilancio, Santi Pane, a parlare di “uno sforzo serio e concreto nella direzione di rendere sostenibile il carico tributario 2014”. La Tasi, di fatto la vecchia Imu, a Siracusa noni sarà maggiorata dello 0,8 per mille – come concesso agli Enti locali dal legislatore – “a differenza della stragrande maggioranza dei Comuni di tutta Italia”. L’aliquota fissata dalla Giunta per le prime abitazioni si ferma al 2,3 per mille, prevedendo allo stesso tempo un sistema di detrazioni per facilitare soprattutto le abitazioni più piccole ed a basso valore catastale; c’è anche una ulteriore detrazione riservata alle famiglie numerose, che possono scontare dall’imposta la somma di 30 euro per ogni figlio a carico a partire dal terzo. “Credo sia stato un passo concreto nella direzione della riduzione del carico fiscale”, rivendica Pane. “I cittadini del capoluogo, giusto per fare un paragone, pagheranno molto meno dei residenti del Comune di Catania, che ha previsto l’aliquota massima del 2,5 per mille, alla quale va aggiunta la maggiorazione dello 0,8 per mille. Per le seconde abitazioni (già gravate dall’Imu al 10,6 per mille, ndr) non ci sarà ulteriore applicazione della Tasi, così come per le attività produttive”. Le imprese vedranno ridotta anche l’aliquota dell’attuale Imu (dal 10,6 al 9 per mille). “E’ un segnale concreto, e per molti forse inaspettato, della volontà del Sindaco e di questa Amministrazione di venire incontro e dare impulso ad un settore portante della economia cittadina, che non solo non subirà effetti dalla Tasi ma si vedrà di fatto ridurre l’onere fiscale sin qui sostenuto con la vecchia Imu”, spiega il responsabile del Bilancio. “Queste scelte non sono state facili, perchè non si può non sottovalutare l’esigenza di assicurare solidità e stabilità al bilancio del Comune, in un quadro generale tormentato da un elevatissimo grado di evasione fiscale”. Diventa giocoforza necessario, allora, stringere i cordoni della borsa e ottimizzare la spesa pubblica. “Basta con costi esorbitanti privi di ogni elementare controllo, come ormai eravamo abituati passivamente a subire da decenni di amministrazioni disattente”, annuncia Santi Pane pronto a combattere le velleità residue del bilancio comunale.
(foto: l’assessore Pane negli studi di FM Italia)