Siracusa. Tasse locali, dopo il ritocco Tasi preoccupa la Tari. "Non aumenterà"
Si scalda l’estate siracusana. Polemiche roventi dopo la notizia dell’aumento della Tasi con l’aliquota che sale al 3 per mille – era del 2,3 per mille – ovvero con un costo che lievita del 23,3%. E la città rumoreggia, sotto la spinta di una pressione fiscale che non accenna a diminuire.
Si guarda adesso con apprensione alla Tari: approvato di recente il regolamento con le scadenze di pagamento, mancano le aliquote. Con la conseguente preoccupazione di molti che si possa assistere in Consiglio Comunale ad un nuovo, possibile aumento-batosta per la rata di saldo e conguaglio di dicembre.
“La Tari non aumenterà”, rassicura sul punto l’assessore al Bilancio ed alla Fiscalità Locale, Gianluca Scrofani. E intervenendo su Fm Italia ribadisce il concetto. “L’aliquota Tari non verrà ritoccata al rialzo”. Non solo, con l’affidamento del servizio in base al nuovo bando di igiene urbana, il risparmio calcolato dall’amministrazione comunale in due milioni di euro annui circa “permetterà di ridurre a partire dal 2016 l’aliquota Tari”.
Quindi nel 2016 la Tari diminuirà. “Proprio così”, taglia corto l’assessore.
Intanto non mancano le reazioni della politica dopo la notizia dell’aumento della aliquota Tasi. Parte all’attacco Edy Bandiera, vice-presidente regionale di Forza Italia. “Spiace che un’amministrazione giovane anagraficamente continui a perseguire strade vecchie, confermando la sinistra come il partito delle tasse”, dice Bandiera. Che rivolge un provocatorio messaggio al sindaco Giancarlo Garozzo. “Se lo ritiene, approfittando delle ferie ferragostane, si legga il mio programma elettorale. Se lo vorrà, lì troverà in dono, ad esempio, alcuni utili suggerimenti di riduzione della spesa e maggiori entrate da corretta gestione del ciclo dei rifiuti”.