Siracusa. Turismo accessibile, tra "percorsi a metà ed errori che vanificano gli sforzi"
Un percorso per non vedenti nel cuore del centro storico. Iniziativa opportuna, necessaria per rendere il turismo locale accessibile. Non bastano, però, le buone intenzioni, per ottenere risultati concreti. La differenza tra un percorso e “quattro passi” è sostanziale. In Ortigia , tempo addietro, è stato realizzato un tratto, da fonte Aretusa all’ingresso di piazza Duomo, per i turisti (e i residenti) non vedenti. Un tragitto che, nei fatti, attraversa solo via Picherali. “Praticamente inutile- segnala una lettrice di SiracusaOggi- I turisti non vedenti preferiscono di gran lunga farsi accompagnare da una guida piuttosto che percorrere un brevissimo tratto per arrivare ad una tabella mal posizionata. Per leggerla- protesta la lettrice- visto che si devono usare le mani, ci si deve inclinare di parecchio. Scomodo all’inverosimile. Un errore grossolano che vanifica gli sforzi di tanti e in special modo delle associazioni e dei gruppi che lavorano per rendere Siracusa una città davvero accessibile”. Il problema sarebbe stato segnalato dalle associazioni all’assessorato alle Politiche sociali e si attende adesso un riscontro. “Per fortuna- osserva ancora la lettrice- ci sono iniziative che lasciano ben sperare, come quella organizzata per domani mattina, quando i cittadini siracusani e della provincia, ciechi e ipovedenti, potranno prendere parte , insieme all’associazione Fildis e all’Anfass ad una mini crociera al Porto Grande”. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Siracusa per tutti e mare per tutti”, portato avanti dal Bernadette Lo Bianco.