Siracusa. Tutti gli ambulatori Asp all'ospedale Rizza, Culotti: "Ma manca ancora il bus navetta promesso"

 Siracusa. Tutti gli ambulatori Asp all'ospedale Rizza, Culotti: "Ma manca ancora il bus navetta promesso"

Un servizio di trasporto pubblico specifico, per consentire il raggiungimento degli ambulatori dell’Asp che sono stati trasferiti o saranno trasferiti a breve all’ospedale Rizza. E’ la richiesta che parte dal presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti, preoccupato soprattutto per la fascia di utenza con problemi di mobilità. L’azienda sanitaria provinciale ha iniziato a spostare gli ambulatori, in un primo momento dalla sede di via Brenta all’ospedale Umberto I, salvo poi optare per una soluzione definitiva, con tutti gli ambulatori nell’area dell’ospedale di via Epipoli. “Non si tratta di un fulmine a ciel sereno- osserva Culotti- ma di un progetto ampiamente preannunciato e legato a problemi strutturali della sede di via Brenta, in cui, si è notato, non è opportuno, a prescindere dai lavori di ristrutturazione, allocare tutti gli ambulatori che avevano sede in quell’edificio. Il Comune dovrebbe fare la propria parte per alleviare i disagi degli utenti, costretti a raggiungere la parte alta della città senza avere la possibilità di farlo in maniera agevole, utilizzando i mezzi Pubblici. L’assessore al ramo- prosegue il presidente di Neapolis- aveva garantito che sarebbe stata attivata una navetta dedicata, in modo da non arrecare alcun problema a chi deve raggiungere gli ambulatori. All’annuncio non è seguito, tuttavia, alcun passaggio concreto. Ecco perchè- conclude Culotti- chiediamo, sulla base delle tante lamentele riscontrate e delle preoccupazioni espresse dai sindacati dei pensionati, che Ast e Comune si attivino immediatamente per far partire un percorso che, almeno con corse da assicurare la mattina, agevoli quanti devono sottoporsi a prestazioni ambulatoriali”. Nel dettaglio, secondo quanto appurato dalla circoscrizione, gli ambulatori già trasferiti sono quelli di Cardiologia, Oculistica, Diabetologia e Medicina dello Sport. A breve, lo stesso provvedimento sarà adottato per Dermatologia, Ginecologia e Radiologia

 

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