Siracusa. Ufficio Tributi, dubbi dei sindacati sull’appalto dei servizi a supporto: esposto

Nella infinita telenovela dell’appalto dei servizi a supporto del settore entrate e tributi del Comune di Siracusa tornano ad alzarsi i toni. I sindacati – Filcams Cgil e Uiltucs Uil – pronte a recarsi in Procura con un faldone corposo mentre questa mattina i 35 lavoratori hanno dato vita ad una prima mobilitazione negli uffici di via De Caprio.
I sindacati si dicono “indignati e sconcertati” dopo il primo incontro avuto con le aziende riunite in Raggruppamento temporaneo di impresa (rti) Municipia e Top network. Avrebbero prospettato quello che i segretari Vasquez e Floridia giudicano “un massacro occupazionale e reddituale con contorni poco chiari anche da un punto di vista della legittimità dell’assegnazione dell’appalto”.
Alessandro Vasquez ed Anna Floridia vanno giù pesante. “Scenario terrificante prospettato dalle aziende costituite in rti, con l’avallo dell’amministrazione comunale e del dirigente del settore. Le aziende in questione da un lato minacciano assunzioni individuali qualora non si raggiungesse l’accordo con le uniche organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori, dall’altro propongono di accettare una ulteriore divisione all’interno del gruppo dei 35 lavoratori del settore entrate e tributi: 19 di questi verrebbero assunti con la Top Network con contratto diverso rispetto a quello che hanno attualmente e con una quattordicesima mensilità in meno; le altre 16 persone invece divise in altre cooperative sociali in subappalto con aziende non identificate e che applicano contratti totalmente differenti dalle attività di mansionario svolte nel settore tributi”, denunciano i sindacalisti.
Per la Filcams e Uiltucs ci sarebbe da approfondire anche l’affidamento della gara. Proprie su quelle procedure, i sindacati hanno preparato un esposto che verrà presentato già domani in Procura. “Quel subappalto è illegale ed è necessario alle aziende aggiudicatarie in quanto loro stesse non hanno il requisito per poter partecipare alla gara. Da qui la semplice domanda: come sono state ammesse queste aziende, se lo stesso requisito ha di fatto escluso l’azienda che fin qui ha gestito l’appalto? Non ci fermeremo di fronte ai ricatti sulla pelle dei lavoratori e non avalleremo queste defezioni per coprire la polvere sotto il tappeto”.