Siracusa. Un estraneo in casa di Simona Princiotta, i figli danno l'allarme: "ora una scorta"
Ancora un gesto che crea allarme e indirizzato alla consigliera comunale Simona Princiotta. Nella notte, poco dopo l’una, un uomo avrebbe violato la proprietà privata entrando nel terreno di pertinenza dell’abitazione dell’esponente Pd. Insospettiti da un “rumore persistente” sono stati i figli ad accorgersi della presenza di un estraneo. Le loro urla avrebbero fatto desistere il malintenzionato dal portare a compimento la sua azione, probabilmente di natura intimidatoria.
Ancora una volta, la polizia è intervenuta raccogliendo la denuncia ed ogni elemento utile a chiarire i contorni di questo nuovo, grave episodio.
Tra i primi a portare la sua solidarietà alla Princiotta è il deputato regionale Enzo Vinciullo. “Si è raggiunto il massimo delle intimidazioni possibili in quanto si è deciso di intimorire i figli, quasi tutti minori, di Simona Princiotta. E’ evidente che la si vuole ridurre al silenzio e impedire di svolgere la sua attività politica e di denunciare tutto ciò che ella ritiene dannoso per la città di Siracusa”, dice Vinciullo che chiede alla Prefettura di mobilitarsi per una scorta alla consigliera comunale e la sua famiglia.
“Simona è una donna che ha sempre dimostrato di avere coraggio, l’unico modo per tentare di fermarla era quella di minacciare la sua famiglia, i suoi figli. Crediamo che Simona non si farà intimorire – dicono Vinciullo e i consiglieri Castagnino e Alota – ma occorre tranquillizzare lei e i suoi figli e solo attraverso azioni di controllo straordinario del territorio in cui Simona vive e dei luoghi che frequenta potrà esserle ridata quella fiducia di cui in questo momento ha bisogno”.
Ancora più diretto è il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla, che parla di “metodologia mafiosa” per ribadire “la necessità di alzare un muro unitario e politicamente trasversale che impedisca ogni violenza, ogni tentativo di ledere la dignità e la libertà di ognuno ad esprimere la propria opinione. La dinamica dell’atto rappresenta un chiaro e gravissimo metodo mafioso e mi auguro che ognuno senta dentro il bisogno e la necessità di gridare il proprio no all’imbarbarimento del clima politico”.
Zappulla torna a chiedere l’azzeramento della giunta comunale.” Atto politico fondamentale non per confessare una indistinta responsabilità ma perché la città merita un chiaro segnale di consapevolezza della gravità della situazione. Penso, inoltre, per identiche e altre ragioni, sia necessario scegliere di azzerare pure gli altri incarichi istituzionali e politici dell’attività comunale. Anche per testimoniare la volontà vera e seria di volersi mettere in discussione in una fase davvero complicata e delicata”.