Siracusa. Urgenze cardiologiche in età neonatale, esperti a confronto all'ospedale Umberto I
Meeting interdisciplinare dedicato alla diagnosi ed al trattamento delle “Urgenze Cardiologiche in età neonatale” oggi nella sala conferenze dell’ospedale “Umberto I”.
Il momento di approfondimento scientifico, organizzato dall’Unità operativa complessa di Cardiologia dell’Umberto I diretta da Eugenio Vinci, ha visto la partecipazione dei direttori e dei dirigenti medici delle Unità operative coinvolte nella problematica di Cardiologia, Neonatologia e Pediatria con l’obiettivo di gettare le basi per l’elaborazione di una procedura aziendale che servirà a “mettere ulteriormente in sicurezza” l’assistenza cardiologica al neonato.
Ed è stato proprio per tale obiettivo che all’incontro ha partecipato il direttore dell’Unità operativa Dipartimentale dell’Ospedale Garibaldi Nesima di Catania Innocenzo Bianca, consulente dell’Assessorato regionale della Salute, che ha relazionato sull’organizzazione in rete della Cardiologia pediatrica.
L’argomento è stato introdotto dal direttore sanitario dell’ospedale Umberto I di Siracusa Giuseppe D’Aquila e dal direttore della Cardiologia Eugenio Vinci, cui hanno fatto seguito gli interventi dei cardiologi Tiziana Regolo e Valeria Terranova, esperte in Cardiologia pediatrica e neonatale, che hanno presentato alcuni casi clinici e relazionato sulle metodiche diagnostiche più appropriate nella diagnosi e trattamento delle criticità cardiologiche del neonato.
Soddisfazione ha espresso il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta per la qualità delle relazioni ed in particolare per i risvolti pratici che il corso si proponeva. “Obbiettivo principale – sottolinea il direttore della Cardiologia Eugenio Vinci – è stato quello di creare i presupposti per la realizzazione in tempi brevi di una procedura aziendale ufficiale che stabilisca in modo inequivocabile il percorso diagnostico e terapeutico cui deve essere sottoposto il piccolo paziente che presenta problematiche urgenti di carattere cardiologico, con particolare riferimento alle eventuali necessità di trasferimento indifferibile presso strutture più specialistiche, laddove se ne presentasse la necessità. Mi preme ringraziare per la sua partecipazione – conclude – il dottore Bianca, figura di riferimento a livello nazionale della cardiologia pediatrica”.