Siracusa. Viabilità "ristretta": nord o sud, entrare e uscire dalla città si è fatto complicato
Viabilità, Siracusa stritolata a nord e a sud. Da un capo all’altro, traffico soggetto a limitazioni e rallentamenti. Tra lavori in corso e restringimenti, entrare o uscire da Siracusa è diventata una piccola odissea. Soprattutto nelle ore più calde, quelle di entrata e uscita da scuole e uffici o dalle industrie.
A nord, subito dopo viale Scala Greca, c’è il viadotto di Targia. In attesa della conferenza dei servizi e dei pareri necessari per procedere con progettazione e (si spera) i lavori, le auto in uscita si incolonnano sull’unica corsia di marcia a senso unico percorribile. In entrata, si utilizza quel ripristinato budello che si insinua su fino alla rotatoria di accesso alla città. File chilometriche al mattino e a metà pomeriggio, esasperanti per chi deve quotidianamente portare pazienza lungo quel tragitto.
Discorso non molto diverso a sud, ma qui almeno c’è una buona ragione: lavori in corso per il nuovo “stradone” di collegamento con Floridia. Una statale 124 finalmente moderna e comoda. Al momento, però, tra sensi alternati, tratti di cantiere e qualche piccola deviazione il risultato è sempre quello: auto in fila e rallentamenti.
Chi può, si organizza scegliendo percorsi alternativi. Passando da Belvedere a nord, bypassando il viadotto di Targia, o approfittando di un tratto “sgarrupato” di collegamento tra la provinciale 14 e la statale 124 o direttamente via Elorina, a sud.
A guardare la foto satellitare, però, una cosa è chiara. A nord e a sud, Siracusa si ritrova “ristretta”. Senza fare i catastrofisti e tirare in ballo le vie di fuga e le emergenze, va da sè che un problema di viabilità esiste.