Siracusa, viadotto di Targia senza finanziamento. On. Vinciullo: "C'era una svista nel progetto, corretta. Ora torniamo in gioco"
Rimangono ancora senza finanziamento i lavori per il viadotto di Targia. C’è il progetto, c’è l’ok della conferenza dei servizi, ci sono gli annunci ma manca la cosa più importante: i soldi. Circa 5 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dell’infrastruttura che rappresenta anche l’unica via di uscita e ingresso da Siracusa nord.
Da febbraio dello scorso anno vigono le misure di sicurezza suggerite dalla perizia effettuata sull’opera dal professore Badalà della facoltà di Catania. Bisognava alleggerire il traffico per via delle condizioni di alcuni piloni e quindi niente mezzi pesanti, flusso veicolare deviato su di una sola corsia spostata al centro della carreggiata per meglio distribuire i carichi.
Diciotto mesi dopo, l’emergenza continua e ogni giorno che passa segna pesantemente la fiducia dei siracusani convinti che non si riuscirà mai a mettere mano al viadotto.
In realtà un qualche elemento di novità pare esserci. Perchè a rallentare l’accesso ai fondi europei pare abbia contribuito anche un errore contenuto nel progetto presentato da Siracusa. Lo svela il deputato regionale Enzo Vinciullo. “Impropriamente, per accelerare l’iter si indicava il viadotto di Targia come via di fuga dalla città. In realtà, nel piano di protezione civile lì sono previsti i cosiddetti cancelli mobili per cui da Siracusa eventualmente non si scappa da quella parte. Allora ho fatto correggere la svista, indicando sempre il viadotto come via di fuga ma dalla zona industriale verso Siracusa. Così rientriamo in gioco per il finanziamento europeo”, spiega Vinciullo.