Siracusa. Vinciullo furioso: "ospedale, finanziamento perso. Ecco perché"
Non arretra di un passo il deputato regionale Enzo Vinciullo. Nonostante le repliche e smentite firmate dalla collega Cirone Di Marco e dal sindaco di Siracusa, Garozzo, conferma: “il finanziamento per il nuovo ospedale è perso. E confermo la mia disponibilità a sostenere le mie tesi in qualsiasi dibattito pubblico, spero che gli altri non continuino a fuggire e trovino il tempo di fermarsi per confrontarsi con me”, le sue parole.
“L’assessore regionale non ha alcuna responsabilità, la colpa della perdita del finanziamento è solo ed esclusivamente dell’amministrazione comunale di Siracusa. L’Asp in questa vicenda, non ha alcuna responsabilità, perché in data 27 ottobre 2011 ha depositato un progetto e una richiesta a cui il Comune di Siracusa non ha mai dato risposta”, prosegue l’attacco dell’esponente di Ncd.
“Ricordo che durante la venuta della Commissione Sanità a Siracusa, ebbi ad avvisare tutti sui rischi che si correvano e che, di conseguenza, anche il Consiglio Comunale della città non può far finta di non sapere quello a cui andavamo incontro. Quanto all’esistenza di un secondo elenco, credo che avrebbero fatto meglio a non citarlo.
Il secondo elenco, che contiene 24 progetti, è l’elenco degli esclusi, cioè dei progetti che non sono stati finanziati, cioè di quelli che sono stati bocciati”.
Pertanto, sostiene Vinciullo, “l’unico dato certo che abbiamo è che lo Stato ha messo a disposizione della Sicilia una somma per tutte le opere cantierabili e i cui lavori possano iniziare da subito.
Oltre quella somma, al momento, non cè un centesimo. Per responsabilità oggettiva ed esclusiva dell’amministrazione comunale, l’Asp di Siracusa non è stata nelle condizioni di presentare un progetto, di conseguenza gli uffici dell’assessorato hanno dovuto depennare l’ospedale di Siracusa, che era al primo posto, dall’elenco delle opere finanziabili e lo hanno lasciato nel secondo elenco, cioè in quello delle opere non finanziabili”.
La soluzione? “Si individui in fretta un’area idonea e si bussi alla Regione per trovare una linea di finanziamento”.