Siracusa vuole il suo nuovo ospedale: Vinciullo, in sciopero della fame, raccolte duemila firme
Circa 2 mila firme da sabato mattina ad oggi. Le ha raccolte il comitato per la realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo, iniziativa partita dopo la decisione del deputato regionale Vincenzo Vinciullo, in sciopero della fame per sollecitare un primo passo ufficiale nella ventennale querelle sulla realizzazione della struttura sanitaria. Vinciullo ha scelto la hall del vetusto Umberto I per il suo banchetto sul quale sta anche raccogliendo firme a sostegno della volontà popolare che pare chiara sulla necessità del nuovo ospedale.
La richiesta è diretta al Comune ed all’Asp di Siracusa. “Tocca a loro trovare una soluzione tecnicamente percorribile per individuare l’area su cui costruire il nuovo ospedale ed evitare in questo modo l’eventuale perdita del finanziamento”, spiega Vinciullo in diretta su FM Italia ed FM Italia Tv.
“Ricordo che il 20 febbraio 2014 l’attuale Amministrazione Comunale ha indirizzato una nota all’allora assessore Borsellino con la quale avanzava la possibilità di indicare delle aree alternative a quelle attualmente individuate. Ad oggi, dopo due anni, quelle aree alternative non sono state indicate, quelle vecchie non sono state confermate e di conseguenza siamo oggettivamente nelle condizioni di poter perdere il finanziamento”.
Insomma, di nuovo ospedale per Siracusa si parla ma senza neanche sapere ancora dove costruirlo.
Il tema non è nuovo. Nel dibattito pubblico si sono susseguite varie fasi, dal progetto di finanza al finanziamento pubblico. Ma senza mai una vera azione concreta. Solo dichiarazioni a mezzo stampa.
E quello dei fondi non è un problema da poco. Ce ne sono a sufficienza per il nuovo ospedale? “Certo che si. Da tempo individuati nell’ex articolo 20, potrebbero pure essere messi presto a disposizione e noi ancora non sapremmo cosa farne perchè non si sa nemmeno dove costruirlo il nuovo ospedale”, sottolinea ancora Vinciullo.
Eppure il recente incontro con l’assessore regionale alla Salute, il direttore dell’Asp e il sindaco di Siracusa – in occasione dell’inaugurazione di radioterapia – aveva fatto ben sperare.
Su di una cosa sono tutti d’accordo: il nuovo ospedale serve. “L’Umberto I non è neanche antisismico e poggia, nella sua parte posteriore, su una semplice opera muraria”, ricorda Vinciullo che proseguirà nella sua protesta sino a quando non arriverà un atto concreto siglato da Comune e Asp, almeno sull’individuazione dell’area. Al suo fianco, il consigliere comunale Salvo Castagnino e diversi colleghi della provincia. Diversi medici e infermieri del vecchio Umberto I hanno già firmato la petizione.