Siracusa. World prematurity day, monumenti illuminati di viola nella Giornata del bimbo prematuro
Domani, venerdì 17 novembre, l’associazione Pi.Gi.tin celebrerà il “World prematurity day”. In tutto il mondo verranno illuminati monumenti o punti di interesse con il colore viola. Per l’occasione, Siracusa e alcuni paesi della provincia, che hanno aderito all’iniziativa, saranno illuminati di viola, il colore simbolo della giornata del bimbo prematuro. In provincia, hanno aderito Avola, Floridia, Solarino, Rosolini, Augusta; fuori provincia, parteciperà anche Maratea, in Basilicata, gemellata con l’associazione Pi.Gi.tin.L’obiettivo è quello di fare conoscere un dato importante: nel mondo 1 bambino su 10 dieci è prematuro. A sottolineare questa realtà, il 17 novembre di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale della Prematurità, una manifestazione globale, celebrata in più di 60 paesi, che dal 2011 ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prematurità. A tal fine l’associazione Pi.Gi.tin parteciperà a uno dei numerosi incontri del Salus Festival, organizzato dall’Asp 8. Alle 14,30, oggi, sarà presente insieme con l’associazione “Cuore di maglia” all’incontro al teatro Comunale, dove il primario dell’Utin Massimo Tirantello interverrà sul tema della giornata mondiale del bimbo prematuro. Quella di domani è la giornata conclusiva di una settimana di iniziative, cui ha partecipato l’associazione Pi.Gi.tin. Dopo l’incontro di lunedì pomeriggio all’istituto comprensivo “Edmondo De Amicis” di Avola, una delegazione dell’associazione è partita per Roma per essere presente durante l’udienza del mattino in piazza San Pietro. “Per noi dell’associazione è un giorno di festa – ha dichiarato Anna Messina, presidente Pi.Gi.tin – Questo viaggio è stato fortemente voluto perché la forza che spinge un bimbo prematuro a crescere, grazie all’aiuto di chi muove le mani dei medici, è davvero un dono. Sopravvivere nascendo con un peso ridotto, a volte anche al di sotto di 500 grammi, è un miracolo. E la visita al Papa è il nostro ringraziamento per averci dato la possibilità di crescere i nostri figli”.