Siracusana va in ospedale a Brambate: dimessa, muore poche ore dopo. Rabbia e dolore
Saranno celebrati lunedì alle 9.30, nella chiesa Santissima Madre di Dio in viale Santa Panagia, i funerali di Anna Martorana. La 42enne siracusana viveva da alcuni anni a Brambate, in Lombardia, insieme alla sua famiglia: il marito Salvo e i due figli di 12 e 10 anni.
Una morte improvvisa che ha scatenato, per le circostanze in cui è avvenuta, un misto di rabbia e incredulità su cui aleggia il sospetto di un possibile, nuovo caso di malasanità. Per cercare di far luce su questa drammatica vicenda, le autorità lombarde hanno disposto ed eseguito l’autopsia.
E’ successo tutto tra sabato e domenica scorsi. La 42enne avverte un malore. “Mi scoppia la testa, non ce la faccio più”, dice al marito. In auto raggiungono l’ospedale di Brambate, poco dopo le 22.30. Entra in codice giallo: i medici l’avrebbero sottoposta ad alcuni controlli (ecg, pressione) poi alle 23.45 le dimissioni in cui si parlerebbe genericamente di “stato d’ansia”, stando al racconto dei familiari.
Nella notte la tragedia. La donna entra in coma: alle 2.00 di domenica mattina il marito prova a chiamarla ma lei non da alcun cenno di risposta. Disperato chiama il 118 che in 15 minuti arriva con l’ambulanza e il medico rianimatore. Provano subito a praticarle il massaggio cardiaco, insistono sul posto per minuti e minuti. Ma la situazione è drammatica. Fino a quando, alle 3.20, dichiarano l’avvenuto decesso.
Chiede giustizia il marito, sostenuto dagli amici che si stanno mobilitando anche per sostenere economicamente la famiglia. Oggi vengono celebrati i funerali a Brambate. Al termine il feretro verrà trasferito a Siracusa. Sabato e domenica sarà allestita la camera ardente di fronte la chiesa di Santa Rita, in corso Gelone.
E sullo sfondo campeggia l’interrogativo a cui i tanti amici e i familiari vorrebbero venisse trovata una risposta: Anna poteva essere salvata?